NOTE E DOCUMENTI 39 ossessionante violenza che, superando perfino i limiti delle ordinanze repressive del luglio e le vessatorie e illiberali indisposizioni del disegno di legge, consegnano la stampa ali' incontrollabile arbitrio degli organi de1 potere esecutivo; ciò che è luminosamente dimostrato dalla emanazione dei decreti prefettizi, mercè i quali, con arbitrari riferimenti a vaghe disposizioni di legge mai applicate e non applicabili nei riguardi dei ·giornali (art. 3 della Legge comunale e provinciale), si è giunti ad ordinare l'immediato sequesto prima ancora che i giornali fossero tipograficamente composti. Le condizioni del giornalismo italiano sono così ricacciate anche più indietro dei tempi dell'abolito sequestro preventivo, il quale - se non altro - aveva un ordine logico, in quanto si esercitava sopra un materiale di presunto reato; mentre la for- . male e pratica applicazione recentemente escogitata trascinano le autorità governative ne}J'assurdo di sequestrare ciò che non esiste, di reprimere un delitto che non è stato commesso. " Di fronte ad una situazione così penosa, la quale aggrava e non diminuisce i pericoli che, secondo i -suoi responsabili, si vorrebbero eliminare, la massima organizzazione della Stampa italiana fa appello agli onorevoli deputati e senatori perchè diano opera, la più sollecita, alla restaurazione di quelle non-pe e di quella· pratica di libertà di stampa, che non possono essere disgiunte dal4a vita di un paese civile ,,. < Firmati: Giuseppe Meoni, consigliere delegato ; Giuseppe Andriulli, Vittorio Bonfigli, Arturo Calza, Giuseppe De Falco, Ernesto Del Fabbro, Floriano Del Secolo, Ettore Janni, Benedetto Migliore, Gino Pestelli, A. Rossini, Silvio Stringari, Oliviero Zuccarini; segretario Biadene >. , \ Biblioteca Gino Bianco Dichiarazioni di Mussolini. Il 3 gennaio s_iriapriva la Camera Attesissime erano le dichiarazioni che vi avrebbe fatto Mussolini. Ed infatti il suo discorso, vivace e asprissimo contro le opposizioni, fu una dichiarazione precisa della volontà di stroncarle. " Il governo è abbastanza forte per· stroncare a pieno definitivamente la sedizione dell'Aventino ,,. " Voi state certi che nelle 48 ore successive a questo discorso la situazione sarà chiarita su tutta l'area,,. Significativa la parte del suo discorso che qui riferiamo nel testo e colle interruzioni che ne diede la stampa quotidiana: " Si dice : il fascismo è un'orda dì barbari accampata nella Nazione; è un movimento di banditi e di predoni. S' inscena la questione morale. E noi conosciamo la tri~ta storia delle questioni morali in Italia. Ma poi, o signori, quali farfalle si vanno a cercare sotto l'arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto I (Vivissimi e reiterati applausi dei fascisti, alcuni dei quali gridano : Tutti con voi! Tutti con voi I) " Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda I (rinnovati applausi). Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù itaJiana, a me la colpa (applausi della maggioranza). Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (vivissimi applausi della mag!(ioranza. Molte voci: Tutti con voi I). Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico
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