la critica politica - anno III - n. 7 - 25 luglio 1923

318 LA CRITICA POLITICA di ultima classe, alla società capitalista occidentale. Vede sorgere in tutta la sua interezza il sole dell' avvenire dal Cremlino, dove si consoliderebbe il nucleo diffuso della rivoluzione internazionale. È Carlo Marx, il vero Carlo Marx purificato dalle adulterazioni di riformisti e parlamentaristi, che, tradito in Germania, trionferebbe nella Russia di Lenin, che, resta così la patria ideale del socialismo. Lo spirita marxista avrebbe trasmigrato da Treviri a Mosca. In Germania < la < stessa organizzazione di partito, e gli uomini che erano nelle prime < file nel movimento socialista, si volsero non a sviluppare la rivoluzione < fino alle sue conseguenze socialiste, ma ad arrestarla nella forma di < una repubblica democratica. La s~cialdemocrazia, come organizzazione < e nei suoi dirigenti, aveva avuta, durante la guerra, la preoccupazione < unica della salvezza dell' impero ; non promosse e non desiderava. la < rivoluzione; scoppiata questa, la a-ccettò e prese le redini dello Stato < per soffocare il movimento in una repubblica piccolo-borghese, che ha < paura perfino di adottare il nome ·classico dei governi popolari >. On est tonjours le < girondin > de quelqun. È un lavoro paradossale sì, ma sincero che dice anche molte verità .. È la completa apologia del bolscevismo ; ma è un' opera seria e poderosa, che rivela uno studioso dotato di grande preparazione e di acume critico. Non reggono lontanamente al paragone quei mediocri tentativi di socializzazione universale, che noi ammiriamo soverchiamente e divulghiamo quando ci vengono di tedescheria, come la Realizzazione del socialismo di Otto Bauer. * * * < La borg~esia - ha scritto il Marx nel Manifesto del 1848 - produce sopratutto il proprio becchino >, come ha illustrato tante volte l'on. Turati. Lo ricorda il Longobardi osservando che lo sviluppo delle forze di produzione detern1ina il carattere dell' ordinamento nuovo e crea le nuove categorie sociali che dovranno assumerne il governo ; dà loro coesione e sviluppa in esse quelle qualità che dovranno assicurare loro la prevalenza, prima, e poi la permanenza alla direzione della società .. La stessa evoluzione del capitalismo genera capacità tecniche ed anche facoltà di direzione nella massa lavoratrice; e non vi è ragione di dubitare seriamente, nei. paesi d' avanzato sviluppo capitalistico, della maturità tecnica della classe lavoratrice. Queste considerazioni, che il Longobardi fa dal suo punto di vista esclusivamente marxista, trovano largo sviluppo e calorosa dimostrazione nell' ultima opéra di Pier Giuseppe Proudhon, La capacità politica delle classi operaie, che è il suo testamento intellettuale e di cui è stata pubblicata recentemente la prima traduzione italiana a cura di Giulio Pierangeli. Egli, il grande plebeo, figlio _dicontadini e di operai, egli pure, come Biblioteca Gino Bianco

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