la critica politica - anno III - n. 7 - 25 luglio 1923

314 LA CRITICA POLITICA È poi esorbitante la facoltà del secondo alinea non sottoposta ad alcun controllo. MANCA UNA DISPOSIZIONE CHE ASSICURI DALLA VIOLAZIONE DELLO STATUTO,. non dovendosi contare sugli art. 22 e 23. Quando voglionsi riguardare le Costituzioni promulgate siccome un dono, certo non si può negare gratitudine; ma se poi i Re hanno obbligll" di curare la maggior somma di bene possibile al niaggior numero, allora il merito delle leggi organiche òevesi desumere da tutt'altro che dal confronto colle straniere della stessa natura, ed anzi si deve far conto della esperien2a per sanzionare molte varianti. Non intendo come si possa essere contenti del mediocre, quando si vede l'ottimo, e si sente a dire che si voglionoconformare le nostre sorti alla ragione dei te,npi; perchè i tempi hanno progredito da 17 anni in qua molto, lo Statuto non so se costituisca un progresso eguale sulla celebre manipolatura d'agosto 1830. Con altra mia parlerò della legge sulla Guardia Comunale spropositatissima, quantunque copiata dalla francese, e quantunque approvata da molti di questi nostri improvvisati statistici, ! quali servirebbero mirabil,nente ad an nuovo Luigi Fi!ippo, e manterrebbero, standosene ai loro pareri, il mondo· in rivoluzione perpetua, perchè non contenterebbero mai le intel~iRenze della parte più attiva. Si aspetti ad enormezze nella legge elettorale, perchè ci scommetto che la Commissione non ha nemmeno sognato le differenze marcatissime fra la statistica delle ricchezze della Liguria con quella del Piemonte, ecc., ecc► La prego di far pervenire la presente a mani dell' Ili. Sig. Marchese· Vincenzo Ricci quando l'avrà letta. In altro fascicolo citeremo i giudizi di alcuni Storici e di altri uomini, politici piemontesi. A. GHISLERI I DUE NAZIONALISMI Sollevare lo spirito della nazione, assegnare al proprio paese una missione nel mondo, avere fede nelle proprie forze e nel proprio avvenire, sviluppare in un certo senso il sentimento dell'orgoglio, la < coscienza nazionale> - è certo preparare già la elevazione della nazlone, spingere a fare, ad operare nel mondo. La predicazione nazionale in questo senso non fu, non è inutile. Possono e debbono riprendersene i motivi: Ma bisogna farlo mazzinianamente: muovendo i sentimenti buoni, lo spitito di concorrenza e d'intraprendenza che non è di rivalità, il senso della solidarietà nazionale e internazionale tra i popoli, e norr. lo spirito di egoismo, di violenza, di sopraffazione e di spogliazione. Vi sono due forme di nazionalismo, di passione nazionale. La prima è di opere ; la seconda è rettorica. La prima è feconda,· la seconda prepara, a scadenza più o meno lunga ma inevitabilmente, disastri. L'esaltazione frenetica del sentimento nazionale, anche quando produce per il momento qualche cosa,. si risolve in debolezza: crea gli appetiti senza la capacità di soddisfarli. Anche in questo senso possiamo rifarci ora a Mazzini. Biblioteca Gino Bianco

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