La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 26 - 9 luglio 1908

1 ) Associazione a delinquere per mettere l'anarchia ai piedi del tropo IL TRUCCO DI SANTO STEFANO D Rudin - Pellour - Beltrami-Sealia - Leonardí Canevelli - Doria - Angeleili E' tutta gente che se fosse povera sarebbe sotto chiave per as- sociazione a delinquere. Essendo ricca e potente e in alto della - scala burocratica non è neanche processata o è proccessata per essere assolta. La legge non ha occhi e non ha orec- chi per i ribaldi altolocati. Per udire le loro iniquità c'è voluto quella figura por- ca dell'Angelelli che non ha saputo rimanere solo nel brago del trucco di Santo Stefano. E' la sua vendetta che ha messo:sulla piattaforma criminosa tanti delinquenti. Egli ha voluto con sè i suoi cooperatori, i suoi istigatori, i suoi com- plici. Fino a quando non c'era pericolo tutti vole- vano essere del trucco, tutti volevano essere ricordati tutti aspiravano alla bene: Doira volenza sovrana per servigi resi alla monarchia. Scoppiata l'indignazione pubblica nessuno ha voluto assumere il posto scandaloso.del basilisco poliziesco che si vale di tutti i mezzi per trascinare nell'orbita dei delatori un povero diavolo che non aveva più forza morale per resistere L'uno accusa l' altro, proprio come i malfattori. Ma ci sono tutti. C'è Di Rudini, c'è Pelloux, c'è il procuratore generale, c'è il capo su- premo della polizia (Leonardi), c'è il direttore generale delle car- ceri (Canevelli):' Tutti hanno partecipato al trucco, tutti erano consapevoli della canagliata ordita o ideata o approvata da Di Ru- dinì, il quale fu il primo a riceverne le confidenze. E' lui, l'ini-

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