Compagni! - anno I - n. 12 - 16 luglio 1919

a . (:OMPAGNI! lj!:a: .. ,,p· :::·==:::-=-=-======"1"=.= .. =, ,,,,..=.=.,;,,=,=':========================= 'speiÌé-i1;,a~:t'òì1:sai:1i, dln1euli<:i![:L Essu non s:1rlt c1fo1entl: vìle cli -rin.novazione, di progresso e di gi~;ti;i~--- Oggi i:ut:t· dai;Ji ope.1,;,1i i tJUali, pre::;euleJJw1i.t-e,. sono ract:olh i canti e la 1'irosa di gue1Ta sembrano più alti delle m.r-o~És\ÒÌJ,alnmn,te' e lo<:..tlm<'.nlc {.' prendono nelle lon> elegie. e delle' novelle della, pace. , Sembra.no alti, ua– mani 'J'6pera cornuHt' -e n[t,-ional<,- <lelia p1.,oùu;,,ionc. • tura.lmenLo,. pcrchc ci ha.n mossi sui trainpoli. Gi-, '. ·«Q11111i che :-;i,111'<> k d.i!tic:olUt in -<:ui•~i ·t,'Yolgono le -a11t1· d'' t I • f ld la.~' M» fl·~.· ì'\ 1 -~Ol)Pa, e 1e s1 ,s a eninn.o e, · .,e. ·, w "'v-' , .,,,_, tl\•ll:t rholm;ione russu, <lell,,t -rin:iluzioue inter- ..·,, ·e ,sociali~kt. l'e:-sperieu;1,a f;itLtt rima1.-rit. BRsu minciamo noi, iùtanto, •con _l'opporre alla loro mi 0 , ii suo .-post,uIH?Lht :;toria <:omc u,na wllquistu seria il ricordo· della, gta:n,dc, della belli-&sin1,~-ailÌlna I I .I . ':~nio e sc•niri1 di' llt1:l:li:!··-1cHa •futura rivoltrnione dell'aupore· di << L.otte Civili _>i. E ,ricordiamo, anèoi 1 a, •<nuale m·ll"upent lii c-oshru;i;i\me- ~l-ell'editiciosocht- quanto• ·iI De Amicis abbia' g iovato a .r·inuov.arc, è'ol• Qnc,,!,tt è !a nostra liwpiù--.1, t;Cllll>licc fede.» Oar:d-ucci; la. no'stra prosa, . avvi.va ,n<loln,• rin11ovan-, 1,tcdo li~II/Jiclci e 1,c111p/ic;c.V<l è ·i111vossi/Jila 11011, sen- dola, fa-cendola agile e nobilé ed ,cspressiva"e deli– tirl<i i'iùrai,c, se 111 wc, sempre, nelle 1S11c' pcirufo. 'l'ttlti in cata e chiarissi ma a,d e spriml'!re i moti dell'_anima e- • 1 le fantasie· ·del pensie.ro ,con .in.superata yvidenza 1 a piedi, qua nd0 varla J;cllw. ritrovare la vir tù di -ent usiasùui.rci è di com:rrl1iòverci .. . . . Ur,o Poindet ci, ,111a1i:ctn q'iwstc scigcici c. c_o·mmosse ·oon– side,:az·iJ/lli, sn ,11no scrittore che f'ti sq·1u;s1,ta1'.wnte. « 'll~– siro ii; J,Jdu1<J1t-1Lu Dc Amicis; iicritturc clic l 1 talui '1ttf1cw/e, forse a,i1p1tnlo per l'u11eiito eunte_nu~o-illeale dell'operci 1>1t(i, 'pel sentimento. s6uicilistn clic. fag1lU, ? _la scalda,_ l1c~·11'._o– st1·at·o tra•Jpo presto e troppo ·mdcco1osci·mente cli ùwwn– tiçarn, so;1mtutto in qnesti (ltroci a:~ni cl-i. giierni. La fievooaziona ilrl Poinviet to·r-na ve1:cw :assci_i ovvortima,_ 't: illto11ata ai rifiorente svi.1·Uo,umcmUat:w dei tçmv!•· Ou!Ji Viù Gite mai; la memore 9ra,tilllùino della ,folla . • si se,1ite v·i.cina, al, n-a'1Hl-!!cuore dello 1,critlorc l1!Jure. J:J la no– ital-!jici è .1-u1:e1;os1i. l. ' • I (t Un g~:.tilepoeta, ~ropp_opresto e _troppo i~1J~iusta-. ';lente drrumticato, ' Sevenno _Fe-rran, cantava,. • -:.l ruio canto non è punta ùi spada, r,:.iglio .di ,scure o colpo dì moscpetto: ::I .mio passar non ·:eolla,si diradn, ;.-on piega fronte, non sanguina r,etto )). Questi f,yrsi do,,1:ebbero incidei;si s~lla- tomba di !Edmondo. T)e. Amicis .come un ammommento -0 una <,peià.ùia, '2.e1~cb_~ in ·lui l'uomo e l' arti-sta s'.intrec– . ,ciano, s'i armonizzano·, -si .confondono ne_llo stesso · sorriso ,Ji bontà, ne11a -stessa se\:ena ed. -onesta :3-la- • crità. di vita. Eg1i appartiene infatti a quella schiera di s'cJ'iLori in cui il fermento del pensiero s'a<,:corda '~irn);)\"imcnte aila pratica 'depè azioni: E c_ome la ~mi ·.if..a era ·buona, così ia su_a iute • fu nobile. Per l!ueslo -egli' è oggi un poco, trascurato, se non di- menticato. , • • : •. Oggi che· l'entusiasmo della nazione, o a:meno dei ·.;uoi coribanti chiais.:;0111,sembra c:s-sersi s.posta~o J~.r'.-:Ìo, l' c,roe della forza e _dell~. violen~a, e- che .il ,sanguigno splendore della v1ttona g'.1ern~~a ,sembra, iPer tant_i illusi, ~;er s~1perato, 11f_ascmo prn m_odest~, piii raccolto _e pm u_mile•~1.ell er?1~mo fatto dt m~d.1- tazionc, di pietà o di bonta, oggi 11nostro De. Ami01:s pnò semb1:are· un pochino « ~emo~é ... >l. ~uori ~od~, .s'intende per coloro che, d1ment1cwndo 1 teson mi– lionari della' sua vita e della -su,t prosa, sognan le battaglie e ·tendono gli orecchi e gli applausi a.i po~ti cantanti il ,sapgue e la strage. _ , Certo fu molto a çausa della sua quahta di so– ·cialista 'e molto ancorfl, per necessaria vjrtù di eone trasto,' che il De Amicis fu _in questi _ult_imi tempi oscuntto· e ri,a,scosto •da un s1lenz10 artificioso e ne- mico.· , E' tempo di riparare a "que-st'altra. iniquità del Possianio ,e dobbiam'o anche ricordare cho Ed< mondo ])e Amicis è -stàto pr_9pr~oil primo ad appli– cà1:e l'analisi e l'osservazione della vita a1la tenue'. trama del racconto breve ·.e armonioso, 'ingentilendo, seccmdo il suo jstin,to naturale, il ,sistema è il preg.10. delle nuove scuolè di Fl'ancia, inatnrate atti-avcrso, il ronÌantici.~mo dell' Hug()I è il naturalisino del Bal•: zac fino alla grande .esp.ressionc del MauÌJassan.t e dello Zola: - , , ,_ .. _ .•, E p,er questo la congiura di. silenzio e d 1 ironia.. dei Ietteràti novelli, non vale, e- ITT,on regge, che il nq– sfro De Amicis J'esta lo ste·sso il più originale, .il più f~COllltO, il più •grande no.yellie.r~. ita!iano d()lla se~ condà metà delI' ottocento. - • Cori' quanta· gioia spirituale si tornanq a rintrac-. ciàre i fa:n.tasmi -creati 'da quella ..cara,· e ,chiara fan– tasia, ·cho tu.tti han. conosciut~, m~ p.ochi mostrano. ·df. ric-0rdare. Riooi'-do, a caso, ·ciò· ch'egli scri:veva •del- l'infanzia: ~ ·'' • cc Gra?,ie 'a voi, fanciulli é. fanci.Ì1lie'; g1wzie a rni, miei piccoli ,e fidi amici 1 pensiero primo; ispir:.iz· • w· clo1cssima, sa,nto c-onfo,rto della .mia vita"· • Chi meglio di lui aveva saputo piegare. l':ani1 : , 1 .l'intelligenza nostra verso. i dolori, Je gioie, la .t'. ~vnezza ,e la speranza ·delle piccole vite 1 E in quc., 0 modo egli ba· _guarda;to, ha descritto, l:ia rappr.csen, tato facendo_ la mano leggera allo· stile piì.1 dolce, muovendo lievemente il Jabbi,o alle. ;più I affettuose pg,role, Così ~gli ha composto, quei suo « Guoi·e,>i àmorosissimo, che ha p,alpitato per tutto il mondo .in ,un impeto di- ,commozione e di fe.sta, e che po:trebbe saturnale gueuesco. • L'arte e la letteratura banno oggi cambiato indi– rizzo e si ·sono poste al servizio del. nuovo naziona– lismo· facendo la voce grossa e il •viso fiero, in di- • .spett~ -e' in dispregio di :eoloro che dell'arte e delle lettere a.vevano usato _altrimen1i per propaganda c1- dav'vero- chi_amarsi il miglior poema, :sull'infanzia. L'in.fanzia ,vista con uno sguaT.do, buono; affettuoso, di pa<lre amòrevole e sagace, che ·sa -cogliére tutti i fiori che germoglia.no spontanei n€lle anime, che ~ai raggiungé re, oltre gli aspetti delle .cose. e delle parole ca,ttive, il fondo inesplorato dove le lacrime purifi– •cano ogni peè•cato. E i piccoli -eroi del suo mondo :scolastico ci balenano nelra fantasia. come fratelÌi minori, in cui si s volg ono le ra dici d ella vita. niù .va– sta che li as.J?etta, e.in cui-noi .già.ci dibattiiimo; cq– me a mici gentili · che u na· man o fata ta. abbia creato - p.ér il nosti·o ,esempio -e la nostr;i, commozione.. Pe;– chè a.ttra,verso la ,sottile osservaziorie e. l'acuta;. ana- • lisi delle ·1oro vic-ende,balena ·il :sorriso bu0n.o ed, acuto dell'occhio che li ha visti, del labbro che ·ha saputo· parlare per essi. Nell'atmosfera pura e dolce' che :li avvolge noi sentiamo il re.spiro tranquillo dell'arte– fice che li guida e che affida alle loro. bocche ìnno 0 centi, le parole ch'egli iSente germogliare nell'animo. De. Amicis è seinpre così: e attraverso ia f elice rico– stituzione dei diversi, caratteri eh' egli.. ci ra ,ppresein.ta ; noi sentiamo palpitare la sua istintiva bo ntà come uno. sfondo lo.ntano di cielo, -·come un l0ntano :ritmo in cui si accÒTdano e in cui• ~i 1Sp~tn.gono -i.motivi più forti e più vivi. '.PtÙti gli aspettì della vità ch'egli, osserva ce lo riflettono così, come uno specchio . .•Ecco, cgÌi:-:si piega. ad analizzare ;ç .a desc·riv.cre la. ibliotecaginobianco

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