Compagni! - anno I - n. 12 - 16 luglio 1919

1bh \ ,,, • _. r, ~ éJ M PA. Gi.Yf i __ : __ -ç•'""-~••<i'/f.'l),ll<~i.li1-..,.,;;,,,(, '•'M:\\"'"";"°''•-',''>••><"•'f'j•i•'•,-,•»•\\j< _ l!J ,/,. i . ,: ,'.'''i/J1~ ,•,,,,_, b;;1b;rd~-;Ì1ent,i · dei Gotha - oppure ricoposce c:h~ gl'inriocenti . ,dèban'? essere risparmiati, e allo,:a deve riconosccl'e che 11 blocco degli Alleati era bar• baro e.d iniquo! Una ùelle due. Noli si sca.ppa. + Un epi-sodietto retrosp:i3ttiyo, .m:i: Ì!1teressa.1:te. Una sio-uora molto dabbene riferiva 111 1stile omenco, alla signorina Lanzarini, nost<'!t e-ompagna, le deva· stazioni .alla sede dell' A 11anti/ ...,..lfanno bruciato tutto? '['irn! P(l}n! Pmn! Tiro Baliila_. aperto al 1mbblico ~ pole– miche allu- s-i:el!a, sn ·due •ri{tile, 'in pnnta cl:i, forll-i.ci, e , •di vr1111a. Sarti.•·1mu ·specie di. b.11cato quin(l.-ici-na[e - Sì: tutto. • ' - Anche i mobili1 - Sì. • di tulll/J le ·sudicerie· che'8i ~en/0110 e 1;'i leggo'llo, • 1'ntt;. i compagni:; ·info1·ni-a11tlo'o s.crivenclo, • posso:iio e debbono :coll(I./Jorn.r-vi.' Pa– g·ina averla. - Bei·sagl-io Ì-ib,ero. Anmtt! - Anche le macchine 1 - Sì. . - (ironica) Anche le idee 1 - (distratta). Sì. Tutto. Tutto. Tutto. Testuale. • ""' . + Scrive " Berg:e'ret, ,,· nella. Stqm7ia. dei 1"3 lu~ + E' noto che l'on. Ferri, dopo a,·ere sac1osan-, gìio: "Dopo il mito Cadorna, il n'uto W1lso1~.Dop? ,,eme11te qualificato,· Gabrie"le ,d'Annunzio « sfrutta- l'Avcnuo .Toffre, l'Avcnuo Foch: la quale, dico C?S] torè di - dom1e n, fu investito da quell'altra pe1)a per dire, porrebbe ç1,ncheda un giorno a11'4ltro chrn' di moralità ch'è l'on. Federzoni. Sorprenclenfo, 111 mar-si l'Avenne Lenin "· I Ji:"op. òsito, è il resoconto delaa Perseveranza (10 lu- d · tei·iipi· ,. glia): • Accettiamo l'augurio. Segni e1 «Tra.. i due è nato un battibecco vivacissimo-. A + Questa ce la racconta lJll co1:npag?-o di _Cun~o. un é,ertò punto•. l'·on. Fed~1,zòni, c?ntro il q-yal~ ~'òn: II' dott. F. M.', feroce- mangia-sociahsti, va m gno F'erri av.eva grrdato: " Siete ti;i:tt1 della motahta d1, pel Cuneese a ripetere. una sua poderosa conferenza : d'Annunzio n ha fatto pe1· slanciarsi .contro l'ono- suo-li orrori- e le falsità del leninismo. Ma· ecco che , :•cYòle•F,nTi; ma è interven,uto il qi1estore, d_ella m~1trn con ·1e n;.ti·olle si stuc'~i.adi p~ovare l_~ " fal• •.::amei'a ... ».. , sità » bolsc,evica-, il sudore gli fa gocc1olarc grn dalh N 011 è vero ch'è sorprendente? I deputa.ti del 1'>erisosafronte la tintura dei capelli... Bel_ simbolu Fa 2 ,cìo· prol,esta,no c~ntr? l'accusa: cl'in?1~t~ fatta, di sinc,erii:à, 11911 è vero? C'è da giura.re che i~ qolor_a al loro po-eta, ma ... s1 offendono eh s1mtns1 dire che del!le idee ìi così sincero come qudlo de lle ch10me ! sono tutti "de.Ha moralifa di d'Annunzio,,-!!! 4, In una 1~fazione berlinese dello Zingarelli, si No11 si poteva .dar meglio ragione .all'on. Ferri_.. legge: "I miiì·inai che incontro per le _strad,c ini scm· + Letto in un giornale t,oicano: . " B barcone fàscist.a ha ormai diversi buchi, o perde- acqu.a da tt~tt,e le. parti. l\fa, il buco pi_ù grande è quello d1 Gabriele d'Annunzio ... ». Senza commenti. ~/t + Un lett;-rc comunica:· « .A propo,sito di sccmpiag!sini_ foturis~c sul soci~– lismò. Nelle A 11-uenture szJ1ntuali del s1g:nor Sett1- melli altro delht ma,,nacla, sapete come s-0110· chia– mati' i proletari 7 « lVIolec.olc col cappello! "· Spiri– toso· non è' n•ro 7 Del resto, l uso d'un -cappello pre– sup1;one già. i; pc3se'cso d'una testa. Non sp •&e i fn– tu1·isti siano da tai1to ». br:1,110c1cgli auteutici pesci .fuor <l'acqm~_! Portano •ancora, i nastri ai berretti: " Derffiinger »,' n Von der Tann » "Kaiseri11 Auguste Victoria». Non molti mesi a<J<lietro, le pai.'riottiche mamme di G.r,rma-nia, non sapevano trovare ·per i propri figlioli copricapo .miglio,;e eh-e'un berretto da marinaio, con tanto di n~tstro daQle lettere dorate. Ora del berretto « blu » con le due code svolazmni:i -"i ha ribrezw, sii per .g iì1 eom':! del' mai:ina,io ... « Ein .Matrose 1 pfui ! 'l' euf.el ! n .(Un 111:1.l'inaio? J)UÌ1 ! vergogna.!). • · ' « Giacchè i marinai qtti compirono troppi .atti di bolscevismo g-enuino. Li si riteneva un cùrpo scelto; inv<>eehanno dato la prova d'essere in larga mi·sur,a, riv oluzion ari senza patria. E' i soldati. -- i soldati c-h' era.no l'ùn·c.a speranza dd popolo --· li avevano fo nic llo d.ati per quati:ro anni, per vederli -infine far le bot.te nella,· capi tale. mettere coccfl.rdè. rosse, tra– sf or marsi in segilaci cli Liehknee:ht e andare all'as– salto· della reggia o del palnz.z.o del " Berlinel' ';I:.._ geblatt »?- ». l Da quf'sù1. •.relnziono ,;i • ricavano due morarlì: 1. che rn>irinai e sol<lat-i (in Germania), non si sono troppo illusi delle lodi onde li hanno coperti per quatr.i-o a.nni <li .a,eguito; 2. che sordP.ti è ma.rinai ...,,_ ··v·on\tc sa15cre chl sia_ quel b·ù-i;bà1;zo-so· c.olon- (in Gf'rmanii1) J1Qn sono piì1 lusingati, mi clisprez– .,, 1nti, (fa quando non dànn-o piì1 la loro pelle àllla nello Romanelli, che von'ebbe metter becco_nelle fac- difesa, del capitale. Ben inteso: l'una e l'altra mo- • cènde d'Ungheria? Si dioo sia quel sapientone che rale non riguardano che il popolo fe.clèsco: .. _ ' mandò a d1ied- e.r,e àl O,omando « un interprete in lingua austria.ca » ! una lingua, ohimè, mai esistita! 4 N f'I ml i Ìo . l,abarò ameq.issirno; l'Opra tutto + Carlo Russo, nel Secolo del 3 luglio, descrive a qm111do cfa winto de.lle prett,,se'infamie bolscevièhe, si finte orripilanti gli effetti -del blo cco aJl éato a Tric- legge: ,)!-:, ste, durante la_.guel'ra: tisici, scor, buti.ci, tj.fosi, f an- • « ... rhi, parlasse mnln deJ bolsrevismo, • anche clu.: ciulli denutritì; giovinette spente, •ago ni:z.zanti per ran'te il son 110, sarnbbe sicuro ·di svègliarsi senea inedia ad ogni angolo di via ... Tutta questa pietà testn ... n. è sentita,· in ritardo di qualche annd; per' la povera Oh, per lo Id<li o, ci ursta poi è un po' fo;-te T Con– carne martoriata di Trieste italiana. ·Ma nelle altre cedo an,.ora cbP. si pos.sn. p:irlarfl ·durante il sonno; città austriache, i bimbi tl le donne che soffriva,no p~l ma 'quello svc!;liarsi' sen_za J.a testa 1Ùi pare pro!.)rio •olocco. all~_at? n-<;111 _erll:n? meno incolpevoli dellle un po' difficile. M-i torna in mente la parodiJ, di .tl.o!]-ne e d_e1b1mb1 trrnstim. Dunque, una delle due: Gùulittn in quel tal sonetto menèghino; e que.l po– to 11. Secoto ùlon am}lle~fo ~h.e esisfan~ vittime inne,-• '-ero Oloferne che, ;destandosi decapitato, ,conti ,ne1la p_opolaz1ope c1v1le. - e allorà, avrebbe I · el palpa el t~cca ·p.ov.uto ammét J , d • · · . . ·.. , , u , • • - .. • - • _ '<!A!:.~,-~;._,&:l.1~rra ' _ei,.. fi,O-ID!_l1ergib1!.~ '.e 1 ',:l:fayei: sbadjglià, ma ~, tr,oe.'l)ano la bocca!, ecagìno -ianc

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