Compagni! - anno I - n. 12 - 16 luglio 1919

COMPAGNI! che li ·opprime, E strazia, li fucila,. 11 soldato Nforo riferisce di sei bersa·glieri çondannati a morte: -· Percliè? - l't;tehè sono scappati. - 'H pei:chè sono ,::errp11nti? - l'0Ì:'elè b::inllo avll.to pàura.' Sfa malecletta la p.aura. Jo non ne ho; ::-:ra potrebbe ,darsi' anche che :ini fJ{)•S..~ capitar<". Alle volie noii viene· adòsso 1;1 fehbre? ... l:è. r.ò st -1immazzn 1111110rno·q1rnnoo, b::t la· febbre?.:. No; g.) i si fl)D ndi.t :anzi il dottore e g;li. dit <<riposo)). Dunque, secondo il mio modo di vcdere. no.11 si dovrebbe lllili. fudkn·e un uomo. che ba a n1to ·p·nur::t. Gli si ,_clo,rebbJ:; cbre il chhiitfo ·d,ei comggio. 'J.'irar-J.o su. -~nèa tirargli tklle pàlloltolè nella scbiena. In fondo .'l·utu gli uomini sono uomii1i e·Ja ·gtre1-ri"-· 1fo:i- Jlon l"abbi,imo rnai . fatta. Do,Tebbo·o, ·prima di tutto. insegnatcelù. Poi far'. cvla provarP. Poi, scartare tutù q~'elli che· non ne .. sorn) adatti, -e t0ner ìi ·quegìi uJtri die lo ·sono pér ficc:Li'li giù. -- Clrn cosa. n10le c)1e·serva a h1e. putac;:iso-, la morte di questi quattro o sei bè.rsag!ièri, sè ul rnom,en,to buono --· scusi - mc la forò sotto? Chi ci· peus:i. in quel mo– mento, ai morti? Storie. ·Ci Jasçino in111nrare ·e poi ve– dr,urno. Poveri dia vo•Ji. I../ai.ttore à assistito alle fucilazioni. I carahinieri,c «: neérofori della guerì·a », gli ànno fa~to orrore. Così i giustizieri. E .,i •copdannati era110, _là, i~. :fila, t_ì·e– ma;ti,· ,sma:irifi; aspettando il 1 preimo della patrrn: sei palle nel. cranio t _ 1~11,errog-ML st::tmatl'ina banno ri,sposto a fusi rotte col tciTox-e a-ncora 11egli; occhi e nel cu~rc: v:1re_1?no stuiicfatti _-;- .(ei'to ·-:-; ('.'.essere lì dwa_ntl_ 1 7 g1:Hl1sl : darn11ti alla mo,rtedf']ia iegge, quando poch1_g1onu rnnna ('f'flll() suita quota, d:ni::ùiti il. Ull,'l morte senza ·rnan_ette e ~f.'i1za · car:.ibini:erL L'a vvocn.to fì$CJ:)e ha· chiesto pt:'r 'tutti' la focilrrziouè al 11etio: Aves:;;i visto. Alla richiesta, qnei Poveri. cristi simlzDTOllj)su frt:'netici, come se aves- 801\) n nito giit 111 co11,o la ·scurica tlel rlotone. A. esecuzione finit.i,, il testimone ve-dc volar via, Eberi nel -cielo di tutti, i ,passcr-i felici., « se.nza bri– gadieri,. Senza ,zaini e rn1~:Ùt· manette », e ghii:;na snl confronto arriaro. _lldrnva, finalmente, l'uftìciàle che à comandato l'esecuzione: Cobi -sorri<k. }Il. stringe forte la rnnn~. - Cbci nù (lh-e ·e- tieni• a lll('ntc questo giorno. Ln guerri cè iuerrn. r:'nomo qi1à'n<1o nòn pnù esser.e tni eroe jl{\r ,mo conto, dCY'C . esse.re un bt~1to eroi-Co per for:r..a. Cre<Ìl elle C'i f'i::t volu,,to poco coraggio nel sedei·e su qnelln. 11i1nèa e ueH'aspett.are la searica sen7-'1 _morire 1m minuto prirnn? ,ArriYcderci, c~llega. Siamo i nipoti dei romani a11tichi. • ' • - E delira : .." «Ah ... Ah,,'. It pazzo. Sono io i1 pazm. Ieri,, 0,ggf, domani sarò .semrire io . il pazr,-0. Vigliacchi. Apritemi. CaMrnle, aprimi. Soffoco muoio. Aprite questa port~ chinsa. Capoposto... Sentinella!. .. Voglio uscire. Ah!. .• all!... Usc-ir{è ,senza eJn1!,( Gio'vane; libero coi miei n,n– t'.anni. Capoposto \'igHaccò .... Ap,ri. :Maledetto tu. Ma·. ledett'o gli uomini. Maledetta la guerò ... )). . 1 • Il libro -si cfriude • così. •E come libr.o di « imp~:e../' sian~ )>, è a_~solnt_amente,inso:spetto; perchè, coÌ'ne" s1 diceva, 1·a scntto Ulil patnqta, ,un I).azionalista, I m,\ fascista, uno di qudli ché' vorrehhern legare. noi GO··' cialisti con le nostre stesse budella/ perc:hè- avernmc l'intelligenza di « capire»· queste co,se prima .·di .sof– frirne,- è perchè al~b.iamq il coraggio'. cli e~po~·le in li– bera c rischiosa. propa15anda, anzichè , sfogar.ci nella confessione de_l vo-lnme chiuso,; che a il va-nlaggio di !}Oll COIQpromett~re, po tendei sènpre :, esser'e gabela. la,ta •per « letteratura: >>.... • ' • Ah, malnati I Ìlla è ccnfe;~iòni; lo ,stess.o~ E la de.nuncia.mo iloi. - F~~az;EESC ~~T~ Ll --;----"' - .~· ·!. • ' • COSCIEN~E Nl:JOVE Da 11n OJ:IISCOIO_ di '//1! bi'<·zarro, 1/W. non ottuso nostro contradditon, (opuscolo dore ,,:i varlu di·((_l.ad,1'i morn/.-i,)l) 1·ilcria.-mo q_ucste • curiofC co11ccss'ion-i_ alle teoriche nostre r tìuanclo ;si seppe che avrei scritto di «ladri,), qtrnlc cuuo sorridendo .:11urniccòche '((nqn si sarebbe salvato ne-s8111.1o·J): e pure qi1e,sta mimica ns>\e!Fzione, che orul– mente ,si cog'lie sullil bocca di moiti, cia.stuno del quali vonebbo esibire le sue cento provè, abbisog11n, per lo meno di un:1. rettifiea di interpr~tàzio11é. E' 'vero che iu ogni 'térnpo lei iinstiz.~,1 i:tnwna· conc'Lanna le a.zioni con– trarie alla <.:Osciero;,1. sociale, .ma H furto, pe1' esemr>io, clrn si110 a .iei·i er.a .appunto glmiirnto \ma di coteste azioni contrarh~,' ogg:i '-che 'l',appellativo di l.adro si ab, bina cosi bene cou qualunq11e titolo o.r101'ifico - <li conte, dl c-ommendatore. <li em·aiiere, ~u, c-oma:nclante, di se-' gret:nto, cli sinÌili è cli, di,ssimHi - cl.a. ~non mett'ern" ornai conto cli parlare del f:u.rto b.;i,nnletuttodi invischiato ai tentacoli clol C'Ol'lice ·J)t\n':ilc, interessailtissimo al con-; tnuio io' stimo H tentaÙ,·o d.i ,dimò;;trare come il bor-' 0 ·11esis1110. doyesse di· nécessità dn re IJ€l' ris·a!tante mora le l'onore elci l:1c1i'L • • • Sorrido ancora e rn'i ingolfo :per la. neve e per l:1 i::tq.dn.YWlpor.idegli antichi romani.,_ sì., :ua. se incontrassi qua. Ptiblio Scipim1c Africano, con l'elmo dl Seipio iu :--.:e11pnre il divino' Platone. seppe .concepire :ta re- , _le.sta e 1'aq11ila imoeriale di Roma sullo stomaco, gli pnbblic,1 St-nza la sclliaYitù, e nondimeno, t,osto che la' riderei sul muso. schiavitù fu pem:t.b.,t,, dal presenUmento de:Jk, ernan- Siamo all'11ltima ·pagina. Lo ,scritfore sente il sirn- ci1fazione {lt:'U'norno dall'uonio, essa rion fu più; l'im-. bolicct elmo di Scipio i:rra;vare -sitlla nuca come un pero romano che era potentissimo e se~ro, vell:ne pur · ~ · mi11at(1(1ell'nllor mite ·eristiancsimo; e cbi ·oggi )'icorcfo. o·rdegno di tortura: Jliù .J'Inqu1si7,ione'? Il feL1ClaUsmo cbe sembrav 4 't..avinci-, -.'.!:re mesi, tre anni, tre secoli che.son qui? C'è ancora bile ·si tr-ovò soppiant,Lto dalle monarchil~ assolute e la guerra? C'è ancora h vita"/ C'è ancora ferro di baio- dalle prime çonglobazioui nazionali; e allor~ che lo Stat,o nette, odii qi ·anime, ~i.nghtozzi ari'llgginiti come cate- era ~,.arso &1-abilizzato nella riersonn. del moi;iarcn, f!CCoti nncci di ùrigione? E' vero che •io avevo llJl! cuo.re che, al1a ribalta i boì'gbesjl a reclnnH.:.ee ~a lori:o pa.rte' cli .co– buttato ili a;ria, dava lncé? E' vero,è vero che, io viv1i>? mando, '.e ·clebellare lo Stato nsmh1to, e \•iclurre la ruo- ''j:l cr::inio mi urla tra i pugni, irto di denti e rotto da n . .u.r_c~.ia.d una _funzio. n_e clecor-ati:a;. ed c_)g~i s. te~:··o cli<;\ Òl)e o<:_chi:lie. Se :vi pesto :il pugno su, n forsennato ri- la .nuss1one stonc:1- dell~ monaTdlla e esa unta , ., '\~e fa., suona èome un. e}mo. Ah! la. ntUJs<;herarabbiosa di questo borghesia ha rag-gnmto lll quest,t guerra U culmj, , ~lla elmo fer:oce. Mi.ha divor:ito il volto, cr-osicchiato 1e ossa'" sua a1<1censione(culmine' da e:11i dovrà ineluttabiirt'i,te schiaèciato cqn i suoi chiodi, le sue ferragli~, le sue òi'. discendere, pel fatale processo dell,'evoluzione, cot1 1'ìti– scipline, i suoi stridi, le sue gaie atroci sen.za vita. Di- cal.7zre vittorioso e' travolgente delle forze proJ0tn,rie,):·. (temi, ,riMtèmi: voglio la mia, ,.it,'l. oggi <:lle la guen-a ha 1:3esso a nudo tutte le ma;::a,gne o Ora soffoco. Orn gir<> impetuoso -per quèsta stanz,a, tutte le ignoranze· del vigente sistema socialen. oggi, dico, f.ru l'nna e l'altra parete, fra le sbarre e J:n. ·port::t, come sarebbe inco·ucepil5iJe pretesa che il mondo ~,bfà a ;per•: ·'Una belva inferocita. peti:ta1'si ln questo suo ca11crenoso stnto, come è puerile,.' • Percbè siamo morti? PerclJè -sl ·muor-e?· Come mi così, <li vo~r tratt<>nere la monarchia nella st,,orfa <:>on; cbiamo io? Oome ti clli1.llrll tu, .. schelf.!tro di me? Nes.;,-uno .. · ,rrgani del :millta·rlsmo~ come di _(li1bitare cile. 'la bor• bibliotecginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=