Compagni! - anno I - n. 4 - 1 marzo 1919

COMPAGNI/ IlManifBsto dBi Comunisti Il M-anifesto, in una b1revissima introduzione, in– comincia col constatare come il Comunismo sia ri– conosciuto ormai una forza cL1..1le Potenze eur,opee ed afferma .quindi la ne<iessità che i Comunisti espon-, gano chiaramente a tutti i 1o,ro modi di vedere, i loro seopi, 1e loro tendenze. • La Borghesia e la sua opera Il Proletariato Ma·rx ed Enge1J passano suliito dopo ad esporre quale sia s;t,ata l'opera compiuta ùali:i- Borghesia. Questa, nata sulle rovin,~ della società feudaJe, abbattuta daLla Rivoluzi.on,e francese, non di.strusse la lotta.fra le classi. esistita sempre e di cui è fatta t-utt'a la storiia, della so.cietà. o svolf~asi, secondo le èpoche, fra liberi ~ s0hiavi; patrizi e plebei; baro1li e ser·vi; capi di maestranze e garzoni,; ma. sempl-iC.:!– ment-e la t-rasformò s,emplificando,la. Poic.h~, mentre -primp, di essa esistevano eont._,emporan,eame,n t-e nella medesima epoc.a e nella meaesima. società <liverse· ca– tegorie di oppressi e di op,pressori, i quali ultiimi sfruttava.no in vari modi i ~rimi, dopo che, ebbe ac– centrato n el-le sue mani ogni potere, tutta la S!)Cietà si scinde ,sempre meglio in due vasti .campi nemici, in due classi: che si fa.nno front-e: la Borghesia e il P-roletariat,o. La. Ecop,~rta. dedl'America., la ci.rcumnavigazione del:l'Af.rica, il· mercato delle Jndie ori<mtali e della Cina., i traffici delle colonie impressero un impulso .notevolissimo, che mai per lo innanzi si era avuto, ai commerci, alla navigazione, aJl l'inùus tria,, impulso il qua.Le~ ài-µtato drulla scoperta. de.ll macchine a Yapore, diede a.Lia Borghesia uno svilu ppo, che cre– ocendo proporzionalmente con le industrie, coi com– merci, con la navigazione e con le ferrovie, diede ad essa la forza. di aumentare i suoi capitali, di im– porsi al,Je aJtre e.lassi, di sopraffarle é di lasciare quindi eompletamente in disparte quelle che e:rano sopraYviasute, aù m1:di.o-evo, In altri termini, la. Borghesia moderna compie nella storia una, funzione sommamente rivo.luzio– naria~ a.ccentr.a nelle sue mani il capitale, che è il potere, che è la forza dello Stato ch1!,diventa, in una parola, il motore potente che fa pulsare ila vita collettiva, e nello svolgimento di quest'opera, di questa funzione, produce una qu'antità Ji modifica-– z ioni, u na quantità di cambiamen-ti pèr cui diventa, è ve.ro , sempre più potente, ma ne,l medesim.o tempo e ssa .st essa. si crea di front~ il nemico il quale deve entrare, in lotta con essa, rendendolo essa stessa., per necessità imp,rescindibile dehla sua esistenza, sempre pi'ù forte, sempTe più agguerrito. Poichè nella stessa pro:porzione in cui si .sviluppa la .Borghesia, cioè il Oaipi,tale, si •sviluppa, and1e. il Proletaria.to, l'attuale classe operaia, che vive finchè tr, ova la voro e trova la.votro finchè questo conserva •la. fa.co ,ltà di aumenlt.are il OapitaJe. Gli opero.:i, ç.o– str etti a vendersi al minuto, non sono che, una m~.rce come un'altra e perciò esposti a tutte -le vicissitu– dini della concorre1I1za, a tutte le o,scillazioni del mercato 1 d:eforminate dalla irn:.•.ess.ante produzione del– l'industria 'borghese, dalla affannosa ricerca di nuovi mercati, E, così la società moùerna, 1 che ha fatto na,scere per incanto mezzi di produzione e di scambio così potenti, somigJia al mago che 4a. ,e.vocato le potenze sotter,ranee è non può più dominarle. Là lotta di .classe Quel che fu fino all'avvento della società boirghese il medio ceto, piccoli industria.Ii, mercanti, piccoli proprietall'i. artigiani, agricoltori, tutti costoro ca– dono nel Prole.tariato o perchè il loro esiguo capi– ta.le non basta atll'esercizio de:lla grande industria e la cnncorrenza dei maggiori capitalisti li schiaccia, o penhè le loro attitudini tecniche hµ.nno perdttto bibliotecaginobianco I valore coi nuovi metodi di produzione. Così il Pro– letariato si recluta in tutt/e, le classi ~ociali. Il_ Pro– letariato t.raversa diversi gradi di sviluppo. La sua lotta,. contro la Borghesia cominci_a col suo n~sccrre. Prima lottano i, singoli operai ad uno aa uno, poi gli operai di una fabbrica, indi_ qu~lli di una dat,a arte in un dato luogo contro 11_sIDgolo bor– ghe&e che li sfrutta direttamente. Essl n~n att,ac– cano soltanto il sistema boJ·gh~se di pr_oduzJ-one, ma gli st essi str umenti ùi la ;-oro; essi: du;truggono ~e merci este.re che fanno concorrenza ai loro p-rodotb, spezz a.no le m acchine, in-cendiano le fa~brich~, ~ ten– tano di. ristabilir~ la, condiz.ione degli artieri del medio-evo, orm ai tramontata .per semp:e. In tale sta.d10 gli o.pe -Tai formano una. massa. dispersa per tutto il pa ese e disgregata dalla conco_rrenzn.. I -loa:·o a.ggruppamenti· in grandi maSHe non sono la_ co?se– guenza di una coesio11è loro propria, ma dell" un10ne <l:el~aborghesi,a, che; pei suoi scopi poJitici, deve met– tere in moto il proletariato e lo può ancora. In t_a~.i stadio i proletari comb.a.ttono non già i loro nem;c1, ma i nemici dei- loro nemici, gli avanzi èdla monar– chiia assoluta, i ,pToprietari fondia,rì, i borghesi non industriali, la piccola borghesi.a. Tutto i.l mo.,,imento storico è così co ncentrato in mano a,l]a, bmg.hesia; -0,gni vittor,ia così ottenu.ta è una vittoria della,borghe sia. Ma. con lo sviluppo in• dustriale iJ. pro1etaria.to non cresce soltànto di nu– mero; adden sato in gran di masse, •~sso si rinforza. e acquista. coscienza ,delle sue forze crescenti. G1i in– t-ctressi e le condizioni di esis·tenz.a del proletariato si alliveillano s-~mpre pii1, me11tre .il meccanismo an• nienta l,e differenze del lavoro ~ riduce quasi da. per tutto le mercedi a un livello ugualmente infimo, La crescente concornnza d.-i ,b.orghesi fra loro e le c,risi che ne derivano, rendono sempre pit1 osciLlanti le mercedi degli operai; iù sempre più rapido sYiluppo e l'incessa.nte p.:;.rfezionai·si Jel m.a,c('hinismo ,rendono sempre pii1 incerte le loro condizioni di esistenza; e le collisioni fra singoli operai e singoli borghesi ,,anno S(!lflprn più assumendo carattei,~ di una c,slli– sione di due classi. Gli operai còminciano a, coali7~ zarsi .contro i borghesi; si uniscono per tutehvre le loro mercedi; fondano assori.a.zioni stabi-li per assi– cura:rsi da Yivere durante gli e,,e.ntuali c.onfiitti. Qt~a. e là la lotta diventa insurrezion~. Gli operai vincono di quando ·in quando, ma. rnno Yittorie effimere. Il ;-ero risultato della 101·0 .!ot:ta non è l'imm ediato successo, qensì l'-01·gani7.z.a– zione più l: .ste.sa ,dei lavoratori. Essa. è agevoiata dni creseenti m ezzi d i c<imunicaz.ione creat,i dalla grande industria; opera~ dclle di.verse località si alleano~ e basta la loro unione, perchè le molte lotte loc.ali, avìendo quasi da per tutto lo stesso ca-rattere, si ac– cen-t,rino in una lotta nazional·e, in una lo,tta. di' cl,asse. Ma ogni lotta. di classe, è lotta. politica. E l'organizzazione, per raggiungere. la quale ai borghi– giani del medio-evo, con le loro str~de vicinali, ab– bisognavano secoli, oggi, con le ferrovie, i proletari la ;;ffe.ttuano molto rapidamente. Questa organizza.– zione deii proletari in classe e quindi in partito po– litico viene ad ogni i,stante incagliata dalla concor– renza che si fanno i lavoratori stessi; ma rinasce sempre più forte, piì1 salda e potente, e, profittando delle scissioni della Borghesia, costringe la legge a, riconoscere gli speciali interessi d!egli operai. Tutti i moti furono sinora di minoranze o nel vantaggio delle minòll'anze. Il moto proletario è il moto-indipendente dell'immensa maggioranza per il vantaggio dleWimmensa ma.ggioranza. li Proleta– riato, ultimo strato dell'a ttuale s ocietà, non. può elevarsi. nè rizzarsi senza spezza.re tutta la massa degli st rati .superiori che cÒsfatuis cori-0 la società 'ufficia.le . La sua lotta contro la Borghesia è anzi– tutto na zionale, ma piuttosto neJ.la forma che nelfa, sostanza. Il P,rol-e,tariato di un dato paese deve na– turalmente prima sbarazzarsi della pll'oprfa Bor- ghesia. • Condizi.one essenziale dell'esistenza e del dominio della classe borghe~ è ·l'accumularsi dell~ :ri<Jcb-e2,;z,e

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