Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia - n. 6 - dicembre 1977

bibli vista semantico, sia più giusto man– tenere, per quello che riguarda il Cristo come principio, come nuova legge, il termine «fedeltà». Invece se il riferimento è alla prassi, il ter– mine è « ispirazione » cioè la prassi non può essere che spirituale e ispi– rata. Bisogna che il cristiano impari a convivere con lo Spirito Santo e questo, a mio avviso è il compito del– la diaconia sacerdotale, la quale non deve essere centrata su se stessa ma insegnare a fare quello che lo Spirito Santo dice a ciascuno. Di qui deriva la traccia storica che è il segno della consumazione del mondo e dell'andare verso Cristo. La traccia storica quindi non può che aumentare continuamente al punto che, alla fin fine, tutti i problemi sa– ranno visti in chiave cristiana; tutti i problemi storici certamente acqui– stano chiarezza ed alla fine nel Cri– sto tutti si chiarisce ma in questo modo, appunto, che ciò non significa affatto il possesso di questa chiarez– za. Il cristiano è come la luce che non possiede le cose ma le illumina. e Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia » è il bollettino della « Società dello Spirito Santo e di Maria Regina del mondo ». Dirett<rre: Matteo Leonardi - Redazione: Gianni Baget-Bozzo, Oddo Bucci, Claudio Leoriardi, Ulisse Malagoli, Giuseppe Rigetti, Sandro Strozzi. Tutti coloro che vogliono intervenire sugli argomenti trattati possono indi– rizzare alla· Redazione presso l'indirizzo del direttore, viale dei Colli, n. 16, 38068 Rovereto (Trento). Finito di stampare il 24 febbraio 1978 nella Tipoffset Moschini Rovereto (Tn) 2s ginobianco

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