Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia - n. 6 - dicembre 1977

n. 6, Dicembre 1977 VI SALUTA LA CHIESA CHE E' IN BABILONIA (I Pietro 5, 13) <<Chi è v1c1no a me è vicino al fuoco, chi è lontano da me è lontano dal Regno» (agraphon del Signore) Edificare la Chiesa Anche questo numero del «Bollettino> contiene quanto è stato detto e discusso in un incontro tenutosi alla « Villa Maria> di Campomorone (Genova) il 15-16 ottobre 1977. E riteniamo importante proporlo ai nostri lettori. Ci viene alla memoria quanto sulla Chiesa scriveva, alla fine del secolo scorso, il filosofo russo Vladimir Sergeevic Solovev nel suo scritto « Sulla d:il– vino-umanità >: « .•. Essa i cieli non ha dimenticato - ma ogni cosa terrena ha conosciuto - e La polvere terrena l'ha ricoperta ... >. Ma il fenomeno cil sembra anche ai nostri giorni solo apparente: ciò che appare come morte è fe:– nomeno di vita, e già sono visibili dei sussutti, se-gno deU'assistenza divina, segno delta permanenza del carisma di Pietro. Così ogni cristiano che lo desideri porta un po' di questo carisma, si affida aU'azione dello Spirito Santo che, come dice il Credo, è Signore e dà la vita, e spinge il cristiano verso il mondo che verrà, il Regno. Egli è la sua guida: come è stato il supremo testimone del Risorto ed è stato presente nella Chiesa, dei santi e dei peccatori, sarà la indefettibile potenza divina che lo sorregge e lo guida. La storia di sempre ci ha insegnato che la Chiesa non si può edificare con mezzi solamente umani: la Chiesa di Dio è edificata solo con atti nati dalla Grazia. Ricordando che come sempre accade, nessuna novità è mai una vera novità, ma un ritorno all'antico, cioè alle parole di Cristo, poiché tutto è con– tenuto in Gesù Cristo. n cristiano può essere come persona il continuatore di Cristo ed assolve-re così il compito che gli è affidato in quanto battezzato: quello cioè di edificare la Chiesa. bibliotecaginobianco 1

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