Pro Pace : almanacco illustrato - 1916

ALMANACCOILLUSTRATO 5Ì NATALE DI GUERRA ----o---- mamma - disse la pù::eolaadolescentefissando in volto a sua madre i suoi oeehi di velluto - perehè non ridi? È Natale! - O bambina - rispose la giovine donna stringendo sua figlia nelle braccia - solo i fanciulli oggi sono festanti. Noi grandi siamo tutti stretti da un eerehio di tristezza. Senti eome piove! A nehe il cielo piange. È un Natale di melanconia. Sul mondo imperversa la guerra. Fu .faiale e necessariaper noi; è giusta, grande, è eroica, è santa per noi, ma è la guerra.... I f ratelti, ueeidono i fratelli, se è vero ehe vi è una Jraternità spasmodica eprof onda ehe va oltre ogni confine di terra, ma ehe è nel noeeiolo della terra, nel nocciolo della vita, nell'essenza dell'essere. Tu mi vedi 7issorta. Ascolto: senw voei nell'a1·ia: i nostri soldati sulle A_lpi, i nostri soldati nelle trincee, nelle caverne, ove è staia sepolta l'anima eh'era un giorno pur fulgida della guerra, tutti i nostri soldati non sentono in quest'ora nemmeno un'ombra di odio; meditano, pensano al foeola,•e e gemono: O mamma.... E donne canute, con le mani tremanti, guardano oltre i vetri la bruma, ehe è eome il velo del mistero, e mormorano: Ofiglio ...-. Traverso le onde dell'aria s'incontrano le parole sac,·e in questa festa di natività. - O mamma - diee i~soldato grigio - non piangere: io sono contento di patire.' Io sono qui ehe vigilo sul Natale della Patria; o mamma, io non soffro, io mi sento tutta intorno la tua tenerezza... io ti bacio le mani tremanti e ti dieo ehe sono felice · e di non soffrire per me. - Figlio, figlio - diee la madre - tendi pure l'oreeehio, vigila : l'Italia ha bisogno di te! lo piango, o figlio mio forte, ma son.o orgogliosa di te. È Natale, ma tu non sei solo: io ti oireondo eon tutto il mio amore, ti ereo tutta intorno l'atmosfera della tua purità; ti tengo nel più. profondo del mio essere, come BibliotecaGino Banco

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