Almanacco socialista per l'anno 1896

61 - IL PRIVILEGIO NESENTIMENTI Davanti ai forti sentimenti siamo tutti uguali; il dolore non risparmia nessuno : poveri e ricchi devono sottomettersi alle sue leggi severe. C'è bensì una differenza fra i dolori crudi , acerbi della povera gente e quelli tristi , put mitigati iii mille modi , di chi nella vita può trovare conforto e coraggio. Ma scusare la differenza accampando leggi naturali è illusione o menzogna. La madre che veglia alla ricca culla del suo bambino , che vede, sente mancare la vita in quell'esserino amato, dopo aver cercato di f?alvarlo con ogni mezzo suggerito colla scienza e dall'affetto, deve al caso o alla natma il suo dolore ; ma soffre ella come l' altra donna che è costretta a negare alla sua creatura moribonda fors'anco il necessario, e sa esserle chiusa qualunque via di strapparla alla morte, e incolpa la miseria, la fame forse, e il proprio sangue esausto dal lavoro, d' aver tolto al figlio le forze e la salute ? La misera giunge, nel parossismo del dolore, a desiderare la fine del suo bambino piuttosto che doverlo poi vedere a trascinare la pesante catena della vita. La vita è lotta, ma nella lotta si deve avere almeno la speranza della vittoria, si deve sentire la forza di sostenerla. L' essere sempre fra i vinti, il riuscire a solleva.re il capo e vedere il bene per poi dovere ancora chinare gli sguardi, con l' aspirnzione al meglio e la conoscenza di non poterlo raggiungere mai, non è vita. Noi incolpiamo d'indifferenza cm1ca la madre che ripete, quando uno dei figli muore : La croce m' ha aiutata ! Ma sappiamo per quante prove dolorose, per quanti disgusti e patimenti è passato quel cuore prima di giungere a rinnegare i più cari vincoli? Se. prima di giudicare un fatto risalissimo alle cause , forse ci arresteremmo spaventati dalle conseguenze logiche. Perciò gli uomini sono spesso nomici della logica: temono di conoscere il vero, rifuggono dall'esame e preferiseono veder fatalisticamente a soffrire. Lo studio li porterebbe alla conoscenza del dovere , il quale punge il neghittoso di rimorsi, quando non è soddisfatto.

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