Almanacco socialista per l'anno 1880

IL COMUNISMO, ECC. 69 volere o 11011 volere - aumenteremo, ·e accresciuto trasmetteremo ai nostri successori.· Il patrimonio che si va accumulando col tempo nelle mani. dell'uomo, è da lui amministrato; e tanto più esso si fa vasto, tanto più larga diviene l'opera di amministrazione. L'uomo non crea nulla: il lavoro non crea nulla. O piuttosto, ciò che ha di creativo il lavoro, va ad accrescere necessariamente il patrimonio comune del genere umano. L'oggetto del Javoro giornaliero dell'uomo, lo scopo immediato di esso è ben più modesto: è amministrare i beni della natura, il patrimonio trasmesso dall'ultima generazione di uomini, per adattare i mezzi esterni ai bisogni um.ani, ossia dare a quel~i la destinazione che è all'uomo più utile. La destinazione più utile. è destinazione eminentemente sociale. La destinazione sociale è la risultante dei fini individuali. Qui s'incontrano nuovamente l' individuo e la società , l'uomo ed il genere umano. Se l'utile del singolo fosse il danno della collettività, nasc.erebbe un conflitto che non si potrebbe risolvere senza ing·iustizia. Se al contrario l'utile sociale fosse il danno del singolo t mancherebbe lo scopo ultimo, finale del lavoro, che è la soddisfazione dei bisogni di loro natura individuali. Ma il conflitto non può nascere, perchè la natura uipana è qualcosa di· ogg·ettivo, e i bi:. sog·ni sono, in certi limiti, ·eg·uali per tutti gli uomini. La destinazione sociale del lavoro ·è di servire ai bisogni individuali: il lavoro che serve a questi bisogni è lavoro produttivo: quello che invece si fa servire ai surrogati dei bisogni, ai bisogni fittizii, quello è fomite di corruzione, quello non può essere lavoro di uomo libèro, ma di schiavo. Il lavoro di B1bhotecaGino B1arico

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