-9Elem.enti del com.puto ecclesiastico. Le regole del computo ecclesiastico fanno uso di alcuni elementi caratteristici dell' rum o, che sono: il numero d'oro, l'epatta, il ciclo solnre e la lettera domenicale. Due altri elementi che si soglion dare negli almanacchi sono: il numero dell'indizione romana e la lettera del l•farth·ologio. Numero d'oro. - Già nel V secolo avanti Cristo l'astronomo ateniese Metone scoprì che la durata di 235 lunazioni equival~ quasi esattamente a 19 anni· solari. E chia1!0 quindi che se per 19 anni consecutivi sono stati notati i giorni in cui ebbero luogo le diverse fasi lunari, ciò permetterà di predir~ i medesimi aspetti negli anni successivi; e se la serie dei tempi vìen divisa in periodi di 19 anni (cicli lunari), numerandosi gli anni di ciascun ciclo con i numeri progressivi da 1 a 19, le medesime fasi lunari cadranno noi medesimi g1Qrni di tutti quegli anni che occupano lo stesso posto nei cicli a cui rispettivamente appartengono. Il numero d'oro è appunto il numero dell'anno nel ciclo lunare. Come origine di un ciclo è stato preso il primo anno avanti Cristo. Quindi si vede, per es., che il numero d.' oro del 1920 si otterrà prendendo il re,:'.,o della divisione per 19 del numero 1920+ 1; questo resto è 2. Epatta. -· Il ciclo metonico era il mezzo di cui si servivano gli antichi per la predizione delle fasi Iunari. Al1' epoca della riforma gregoriana fu immaginato un altro metodo per fissare prtiventivamente la data del plenilunio pasquale, senza dover ricorrere a osservazioni anteriori. Si chiama età della. Luna, a una data epoca, il numero dei giorni interi che sono traRcorsi dall'ultimo novilunio precedente fino a quell'epoca. Sapendo l'età in un dato giorno, si conosce senz'altro la fase in cui allora la Luna si trova. Ora è chiaro che per determinare ap· prossimativamente l'età della Luna in un giorno qualunque dell'anno_ basterà c0noscere qliesta età al 31 d1cemhre dell'anno precedente. QueRto è il numero a cui si dà il nome di epatta (che vuol dire " aggiunta,,). La regola per trovare a una data epoca l'età della Luna per mezzo del1' epattit è la seguente: se l' ~nno è co- :mun e si 11ggiungo all'epn.ttit 11_ numero ~ej Il)esi interi trll.scorsi dopo 11 1 ° ~enBibtio eca Gino Bianco naio o dopo il 1 ° marzo fino al giorno di cui si tratta, secondo che esso viene prima o dopo il 1 ° marzo; al risultato si aggiunge il numero che indica la ditta di quel giorno nel mese a cui appa~- tiene: la somma così ottenuta, dimf!- nuita di 30 unità nel caso che sia maggiore di 30, esprime l'età della Luna. Se l'anno è bisestile e si tratta di una data posteriore al 29 febbraio, bisogna aumentare l'epatta di una unità. Ben inteso, il risultato è semplice• mente approssimativo. Se l' iisattezza del ciclo metonico fosse assoluta, le epatte formerebbero un ciclo perpetuo di 19 anni, ritor• nando sempre la stessa epatta ogni volta che ritorna lo stesso numero d'oro. Ma la durata di 19 anni giuliani supera leggermente quella di 235 lunazioni medie: la differenza vale circa 1 ora e 26m. Ne segue che se consideriamo un determinato novilunio, dopo 19 anni giuliani la Luna ritornerà al novilunio nel medesimo giorno dell'anno, ma anticipando di circa 1 ora e mezza. Facendo il calcolo preciso, si trova che tali piccole anticipazioni succes• sive fo_rma'no accumulandosi 1 giorno un po' scarso dopo 300 anni, e quasi 8 giorni dopo 2500 anni. Per conseguenza si fanno cresc~re di altrettanto le epatte nel corso dei secoli, secondo regole che qui si omettono per brevità. Poichè l'epatta nel l!H9 fu XXIX, per il 1920 avrllmo: XXIX + 11 - 30 = X. Ciclosolare. - Fu dato questo nome a un periodo di 28 anni giuliitni, che riconduce a corrispondere neJlo stesso modo i giorni della settimana con le date nel mese. Negli almanacchi si suol inscrivere sotto quel nome il numero d'ordine che l'anno considerato occupa nel ciclo corrente. Dai cronologisti fu adottato l'anno· 9 avanti Cristo come primo anno di un ciclo solare. Quindi 1 per sapere il numero del ciclo solare relativo al1' anno 1920, per es., basta aggiungere 9 e dividere la somma per 28: il quoziente 68 esprime il numero df'i periodi interi trascorsi dall'anno 9 av. Cr. fino al presente, e il residuo 25 indica il posto occupato dal 1920 nel ciclo solare corrente. Letteradomenicale. - Nella ta.vola del calendario perpetuo i singoli giorni dell'anno sono accompagnati da una lettera qell' fl.lfabeto1 con 4uelìta re-
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