Alfabeta - anno V - n. 48 - maggio 1983

N·uove collane Narrativa J. Neruda I racconti di Mala Strana Introduzione di C. Magris pagine 239, lire 12.000 Storie di gente comune ambientate nel più antico quartiere di Praga, cuore della cultura danubiana. A.P. Giitersloh La favola dell'amicizia pagine XXIII-193, lire 17.000 li libro straordinario del più geniale e stravagante autore austriaco del '900. A giorni in libreria M.M. Sfurim I viaggi di Beniamino Terzo Presentazione di C. Magris, introduzione di D. Leoni pagine XV-130, lire 12.000 Un grande libro del padre della letteratura yiddisch: la storia semplice e avvincente di un nuovo Don Chisciotte, spaesato viaggiatore nel mondo. H. Grab li Parco pagine XXXI-113, lire 14.000 Storia incantata de~'amore di un adolescente sullo sfondo del parco magico di Praga: capolavoro dello scrittore praghese, poeta discreto e struggente che narra il tramonto della vecchia Europa. Saggistica Autori Vari Anima ed esattezza pagine 320, lire 20.000 Saggi su letteratura e scienza nella cultura austriaca tra '800 e '900. R. Caillois Babele Postfazione di M. Yourcenar pagine 304, lire 23.800 Un libro provocatorio, attualissimo, che critica acutamente le avanguardie del nostro secolo per proporre un nuovo « Vocabolario estetico». Nei prossimi giorni in libreria: G. Morpurgo-Tagliabue La nevrosi austriaca pagine 238, lire 23.500 Saggi su Musi/, Kafka, Luk4cs, Roth e il romanzo, con uno scritto su Kant alle prese con il mondo dei sogni e le rivelazioni divinatorie del sig. Swedenborg di Stoccolma. Filosofia Nei prossimi giorni in libreria: H.G. Gadamer Studi platonici 1 L'opera, in due parti, di cui una uscirà nel 1984, raccoglie tutti i saggi di Gadamer sulla filosofia antica non ancora tradotti in Italia. «Azienda & Società» E. Cohen-M. Bauer Chi governa i gruppi industriali Introduzione di P. Leon pagine 264, lire 20.000 Per capire come e da chi sono governati i gruppi industria/i. casa editrice maertiti che va dai primitivi sino al Novecento, e che salva l'ordine cronologico e l'unità dell'autore (sotto l'esponente di ogni autore c'è una breve biografia e una presentazione critica). La novità di questo lavoro è intanto il fatto che esso nasce da una équipe che mette insieme competenze diverse (un insegnante universitario, due insegnanti della media superiore, uno della media inferiore). Così come nuovo è il collegamento stretto con la media inferiore: le prime trecento pagine offrono, almeno per una prima sezione, un aggancio preciso ai problemi della educazione linguistica _ quali si trattano nella scuola dell'obbligo. La prima sezione riguarda dunque proprio la sincronia della lingua, il problema del testo come comunicazione, e la retorica del testo. Una seconda grande sezione (sempre nella prima parte) affronta l'incrocio tra i fatti della sincronia e il divenire storico delle istituzioni, della lingua. E infine la terza parte della introduzione investe direttamente i problemi del sistema letterario. È chiaro che questa prima parte non è separata rispetto all'antologia. Piuttosto, quella che potrebbe sembrare una tradizionale antologia (la seconda parte) è corredata da una serie di connessioni e di richiami alle diverse chiavi di lettura che vengono proposte nella introduzione. Noi ne abbiamo suggerite come essenziali diciotto: sei riguardanti l'aspetto linguistico-sincronico, sei concentrate sull'aspetto storico e sei dedicate al sistema letterario. È in fondo l'aspetto 'rivoluzionario' del libro, una rinnovata fiducia nella ricchezza del testo letterario in quanto tale, col netto rifiuto di quell'eccessivo contenutismo o sociologismo che a mio avviso ha caratterizzato la produzione di testi per il biennio. Eco. Un aspetto che per noi del mestiere non fa più problema, ma che forse ancora costituisce motivo di scandalo. Le antologie che studiavano a scuola quelli che oggi hanno quaranta o cinquant'anni non si sarebbero mai permesse di insinuare, e anche in forma istituzionalizzata, che esistono figure retoriche, generi letterari, e cosi via. Al massimo, ai miei tempi si faceva comprare il Panzini-Vicinelli, La parola e la vita, dove io ho imparato che cos'è un ossimoro, che cos'è una sineddoche, ma il professore di solito si guardava bene dall'usarlo. Ora - e siamo nel solco di una chiara tendenza degli ultimi vent'anni - ecco una antologia scolastica che abbondantemente e chiaramente reimpone lo studio delle figure retoriche e di quelle più ampie figure di pensiero che sfociano nei generi letterari. Credo che valga la pena di spendere qualche parola su questo ritorno della retorica. Castel/ari. Io partirei ancora dal discorso dei lettori - cioè dei ragazzi del biennio - i quali devono trovare motivazioni anche esistenziali all'interno del testo letterario. Per cui noi non abbiamo fatto della retorica una disciplina astratta, ma abbiamo cercato di motivarla come uno spazio di espressione (metafore, modi di dire) di cui i ragazzi sono già in qualche modo competenti, e di cui il testo letterario è solo una elaborazione più complessa. Lo stesso vale per i generi: sottolineando, per esempio, come le classificazioni delle locandine dei film, sui giornali ('cominon solo perché esiste una linguistica testuale che si pone il problema della complessità e dello spessore del messaggio scritto. Io non ho molta esperienza delle antologie per il biennio uscite in questi ultimi tempi. Ma nella mia esperienza di insegnante notavo da sempre che i ragazzi che entravano all'università certe cose non le sa- ' I co', 'drammatico', 'avventuroso') -'-------'-'-....L-L----....L. siano già una definizione di generi. Pasquini. Mi pareva ormai giunto il momento di fare arrivare al biennio, che bene o male è ancora il livello scolastico potenzialmente più aperto, certe conquiste ormai acquisite, per cui il testo è considerato come un fascio di problemi, e Le nuove storie Eco. Per concludere, lasciatemi porre un problema più generale. Anche se l'antologia Pasquini e soci sembra rispondere più fedelmente a dei livelli di adottabilità, è anche questa una antologia che sotterraneamente tende a scalzare Bi UI ,utecag inobianvu il manuale, mettendosi nelle mani di un professore intelligente che possa metter da parte il manualé di grammatica, e usare i brani antologici anche per spiegare le istituzioni della lingua. E benché questa antologia sia orientata cronologicamente, nella parte storica, tanto da surrogare la storia della letteratura, pure c'è Jacopone da Todi e Dante Alighieri ma non, poniamo, Ristoro d'Arezzo, quindi la sostituzione non è completa. Ora, io chiedo tanto a Ceserani e de Federicis quanto a Pasquini e Castellari: stiamo assistendo da un po' di tempo alla pubblicazione di storie, storie dell'arte, storie della letteratura (il modello che viene in mente sono le storie Einaudi), che provocano forti irritazioni nell'acquirente di volumi a rate, perché si accorge che si tratta di storie d'Italia in cui è difficile trovare Carlo Alberto, di storie della letteratura in cui, non dico Ristoro d'Arezzo, ma neppure Jacopone da Todi è facilmente reperibile. Cioè, sono storie fatte di documenti, storiearchivio, storie che impongono una lettura diversa. Vedete voi un rapporto tra questa tendenza a costruire le storie (un precedente potevano essere i grandi volumi Marzorati) e questi nuovi tentativi di antologie che presuppongono un insegnante che abbia ben chiari i sinossi storici, e che si muova in modo molto più sincronico all'interno del proprio materiale? Ceserani. Il modello tradizionale della storia letteraria era un autentico genere letterario: la storia di De Sanctis è forse il più bel romanzo dell'Ottocento italiano, una vicenda con un protagonista collettivo ... È un genere letterario che. ha avuto grande fortuna e molto seguito, con il rischio di sostituirsi alla lettura effettiva dei testi. Ora, direi che semplicemente nessuno più pratica questo genere, che è inoltre decaduto didatticamente. Castel/ari. Siamo in un momento delicato, corriamo il rischio di fare un passo avanti e due indietro. Il passo avanti è che l'insegnante si accorge del fatto che il testo ammette molteplici interpretazioni, e allora riflette criticamente sul proprio ruolo tradizionale, che era magari troppo ideologico. Ma i passi indietro sono che l'utenza delle scuole medie spesso si lascia terrorizzare dai nuovi strumenti, il che finisce per premiare i vecchi testi. Accanto a un discorso di innovazione didattica, occorrerebbe quindi fare anche un discorso di formazione e riqualificazione degli insegnanti. de Federicis. Volevo aggiungere che, se è vero - come diceva Ceserani - che il modello della storia letteraria è caduto, tuttavia ciò non significa che non forniamo informazioni. Nel Materiale e l'immaginario si trova, se non la vita di Carlo Alberto, certo quella di Mussolini, per esempio ... Eco. Questo presuppone però che l'insegnante sia capace di usare l'indice analitico, il che ci riporta al discorso di Caste Ilari, per cui bisogna ancora formare insegnanti capaci di usare l'indice analitico. Ma una delle possibili conclusioni del dibattito è che le antologie non servono solo a formare studenti, ma anche ad addestrare insegnanti; e che chi fa antologie finge di pensare allo studente, ma pensa anche, e intensamente, all'insegnante ... Cfr. sull'argomento: Remo Ceserani Lidia de Federicis Il materiale e l'immaginario Torino, Loescher, 1979 e sgg. Emilio Pasquini e altri Il testo e la lettura Firenze, Le Monnier, 1982 tulliopironti editore «Prometeo» collana diretta da Ferruccio Masini Novità maggio Karl Jaspers Leonardofilosofo a cura di Fe.rruccio Masini 1983, pagine 160, Lire, 8.500 Georg Heym Racconti e sogni a cura di Feranda Rosso Chioso 1983, pagine 140, Lire 8.500 Sociologia della letteratura collana diretta da Romolo Runcini Viktor Zmegaè Creazioneletteraria & COll5UlllO sociale prefazione di Romolo Runcini 1980, pagine 232, Lire 11.000 Fernando Ferrara La lotta contro il leviatano_ Saggio su George Orwell prefazione di Romolo Runcini 1981, pagine VII-213, Lire 9.000 Raymond Williams Materialismo & cultura a cura di Paola Splendore 1983, pagine 272, Lire 15.000 Politica Autori vari Uu «inutile strage.? Da via Rasella alle fosse Ardeatine. 1982, pagine 156, Lire 6.000 Ivan Palermo Condaaaa preventiva Cronaca di un clamoroso caso giudiziario che si vuol dimenticare: il 7 aprile Prefazione di Marco Boato 1982, pagine 163, Lire 7.000 La politica potS&bile a cura di Vittorio Dini e Luigi Manconi Interventi di Berti, Bobbio, Cacciari, Madera Manghi, Masi, Melucci, Paci, Panebianco, Rossanda. 1983, pagine 152, Lire 8.000 tullio pironti editore Piazza Dante, 30 Napoli - Telefono (081) 347335

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