6 ' \ \ Versol'Africa \ \ \ \ \ - Prima mettiamo a posto le sedie. Lo sai che senza le sedie io ragiono male. -Anzi stai zitto che è meglio. Antonio Porta - Invece se dobbiamo parlarci mettiamole a posto le sedie le cadreghe, gli sgabelli, i poggiapiedi come tu li vuoi ... - Già che ci siamo una dalla tua parte e una dalla mia per vederci meglio, PICCIONE MIO! - Per mangiarci meglio, PICCIONA MIA! - Per mangiare e basta, mia piccola larva. Io ho fame e basta. Ma tu sei una larva oppure un uomo o un uomo che sogna una larva o una larva che sogna un uomo ... Lo sapremo in seguito, se lo sapremo! - Lasciamo che la vita scorra, che la sua trama si trami da sé, che l'intreccio s'intrecci che l'avventura abbia inizio è tornato il tempo dell'avventura una parola dopo l'altra, un passo dopo l'altro. - Vuoi prosciutto o vuoi fichi oppure prosciutto con fichi oppure prosciutto con fichi e un'ala di pollo oppure: fichi con pollo? - Questo io voglio: andarmene in Africa! - Mi pareva di averlo già sentito dire questo dell'Africa ma in Africa non ci sei mai andato o mi sbaglio? -Adesso è sicuro. Ho in tasca l'orario degli aerei, vado in Nigeria, ho deciso. - Mi sembra opportuno, sì, che tu dica vado in Nigeria, così, col naso arricciato almeno mostri di avere capito che l'Africa non esiste più. - Sputasentenze. - Sputapalle. - Avrei molto a cuore che la nostra conversazione fosse mantenuta su un piano accettabile di accettabile civiltà coniugale. - Tu devi solo ringraziare il cielo che io non ti ho ancora tagliato la lingua una di queste notti di luna piena, guarda il coltello è già pronto superaffilato prosciutto e lingua senti quante se f, come tagliano già, ma tu non hai mai paura, hai i nervi saldi sono io quella che fa balzi di terro·re davanti alle ombre. - Passami l'ala di pollo cosl la caccio direttamente fuori dalla finestra visto che è aperta e sto morendo di freddo. - Visto che non mi hai voluto castrare il gatto che ci piscia il letto che mi è passata anche la voglia di fare l'amore completamente. - Quella ti è passata da un pezzo non te ne importa niente. - Se vuoi che metta in riga te e i tuoi alibi di ferro continua pure. - Grazie non mangio in cortile c'è un gatto che la gusterà moltissimo. - Un giorno o l'altro gli getto pure le tue palle. - Provaci, vediamo se ne sei capace che io ti affetto le chiappe col tuo affilatissimo (coltello). Sai, come quelli che sono caduti con l'aereo sulle Ande e hanno deciso di nutrirsi con fettine di prosciutto umano di coscia lunga, i cannibali ci hanno chiamato noi uomini bianchi «maiali lunghi», proprio così buoni di coscia come il prosciutto di suino. Il sapore è lo stesso, forse anche un po' meglio, più dolce. -Deciditi, parti per l'Africa, anzi per la Nigeria. Avanti, facciamo la prova, vediamo se ci riesci. - Ho già cominciato a fare esercizi di digiuno. Parto fra tre giorni. - Dunque lo abbandoni il nostro Nuovo Rinascimento. Il genio Italico. Le palle di Leonardo. Evviva! - Ahi fiume Niger, ahi rive fronzute foruncolose di coccodrilli foruncolose, ti piace? otecaginobianco - Ti sei talmente ridotto a larva che ti basta salire su un'alta collina aspetti il vento favorevole e ti alzi in volo. Guarda, se ti metti in posizione ci stai iscritto dentro un triangolo sei un'ala a delta, perfetta, tieni le gambe un po' divaricate, le braccia strette ai fianchi, pancia verso terra e via con un fruscio, come di vela. Guarda, diventi perfino bello. Se poi hai un'erezione ti fa da timone. -Se ho un'erezione resto fermo manco te lo faccio vedere resto fermo e aro la terra, piuttosto. - Grande e grosso come ce l'hai mi fai quasi paura è meglio che non lo veda e ancor meglio che non lo prenda ti ci vuole una cavalla, un'asina non una donna. -Adesso la lingua te la taglio io, con le forbici e allora ti ripeto quello che un giorno ti ho detto e ripetuto con una certa solennità: tu ragioni col culo non con la testa o anche: al posto della testa hai il culo o viceversa, come tu vuoi. -Speravo, francamente, che questa frase non la ripetessi più. -Ti chiedo scusa, amore, te lo voglio spiegare perché vado in Nigeria. - Ma certo che lo so, tu ci vai per costruire una diga con gli stuzzicadenti, con i cure-dents zahnsticher, palillos, tooth-picks, isn't it? Ho sempre ammirato la tua straordinaria conoscenza delle lingue. Ma in Nigeria con chi parli? - Te lo voglio spiegare perché vado in Nigeria. - Come farò, come farò col mio povero cui, col mio cui a capir, a capir la spiegazion, la spiiiiegaaaziiioonnnn. - Apri bene gli occhi spalanca i tuoi orifizi, amore. -Ecco ella è culo all'erta all'erta sta. - lo VADO IN AFRICA a parlare con gli dèi ... - Son muta dall'orrore e dal tremore ... qualcuno ti ha forse detto che in quelle zone ce ne sono? e dove? lungo il fiume Niger in un punto qualsiasi o nella sterminata pianura? stanno nella pancia delle jene nei foruncoli dei coccodrilli? - Come tu sai, dalla Grecia sono stati cacciati da Aristotile sì, proprio da lui, c'è poco da sfottere da far quella boccuccia a cui di gallina anzi a cui di culo, per la madonna, mi fai incazzare ... - Sono qui che leggo: Gli abitanti della Nigeria meridionale sono Negri con lingue sudanesi e semi-bantu divisi in numerose tribù: Yoruba, Jekri, lbo, Aro, Efik, Ibibio alcune delle quali giunsero in passato alla costituzione di regni fra i più famosi quelli di Oyo (Ife) e di Benin (v.). Nella regione interna, a savane, abitano genti dal colorito più chiaro (Haussa) da tempo convertite all'islamismo agricoltori, commercianti, buoni combattenti, tra questi l'aristocrazia dei Fulbe, allevatori e conquistatori che opposero fiera resistenza alla conquista europea fiera resistenza ... - Invece dall'Africa gli dèi non si sono mossi non sono riusciti a cacciarli del tutto sono gli ultimi soffi. - I centri maggiori della Nigeria, se si eccettua la capitale: Lagos sono nell'interno: enormi agglomerati di villaggi a volte cinti di mura Kano, lbadan, Ogbomosho, Oyo, lwo, Ilorin, Ede, lseyen ... son questi i nomi degli dèi? o sono regni sanguinari, come tutti gli altri ...
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