Alfabeta - anno IV - n. 35 - aprile 1982

11 SWTealismo (intendendo per esso il periodo specificamente dal 1923 al 1939) fu un metodo, vitale, di introspezione dell'inconscio, come la psicanalisi, e tutte le opere degli artisti che vi appartennero, siano esse poetiche o figurative, ne sono la grafia e l'interpretazione diretta. La prima definizione che Bretoo ha dato del Surrealismo nel 1922 in Entrte des médiums, indicava già lo sviluppo futuro del movimento, e il suo orientamento: «... con questo termine abbiamo convenuto di designare un certo automatismo psichico che corrisponde molto bene allo stato di sogno, stato che oggi è ancora molto difficile da delimitare•. L'automatismo psichico, che Breton e il suo gruppo cercavano di stimolare, mettere in atto nelle parole e nel comportamento, e di far prevalere su altri modi di condotta, ha come riferimento essenziale «lo stato di sogno•. Precisare lo stato di sogno, le sue prerogative, fino a giungere a prolungarlo o provocarlo per dare effetto reale a ciò che emana da questa straordinaria sorgente dell'immaginario, era per i surrealisti il solo modo di liberare l'uomo dai limiti delle ideologie e di assicurare allo spirito conquiste inesauribili. Per «stato di sogno• essi intendevano non soltanto il sogno notturno o diurno, ma anche il ricordare, il distrarsi, il fantasticare, il sonnambulismo lucido, le visioni ipnagogiche, le frasi in dormiveglia (Desnos), i deliri spontanei o provocati (il metodo paranoico-critico di Dall), l'allucinazione, l'estasi, le rappresentazioni mentali durante l'amore, i giochi rivelatori - dell'inconscio, e tutte le attività ove predomina il principio di piacere su quello di realtà. Avvicinatosi giovanissimo al pensiero di Freud, che conobbe attraverso la lettura, peraltro duramente critica, di testi di psichiatria francese contemporanea, Breton praticò parallelamente, ora divergendo e ora accostandosi alla psicanalisi freudiana, vari modi di esplorazione del campo mentale, attraverso una decifrazione lirica dell'inconscio. La famosa opera di Freud, L'Interpretazione dei sogni (Die Traumdeutung, 1899), che secondo lo stesso autore «è la via principale per la conoscenza dell'inconscio, e il fondamento più sicuro della psicanalisi• apparirà in francese nel 1926; dal 1922 appaiono nella rivista Littérature racconti di sogni di Breton, Desnos, e dal 1923 di Eluard e Picabia. L'eredità romantico-simbolista conduce Breton, prima dell'accoglimento della teoria scientifica di Freud sul sogno e la sua successiva sistemazione nella prospettiva critica del materialismo, a riconoscere quali precursori del Surrealismo alcuni occultisti (JtrOme Cardan, Paracelso), alcuni romantici tedeschi e francesi (Jean Paul, Lichtenberg, Moritz, Xavier Forneret), un autore russo (Pouchkine), oltre Alfred Maury e Hervey de Saint-Denys. La parte centrale del primo Manifesto del SWTealismo ( 1924) bretoniano verte sulla teoria surrealista intorno al sogno, riconoscendo a Freud l'importanza di aver «concentrato la propria critica sul sogno•, e concordando con lui sulla interpretazione, in quanto rivelazionedel desiderio: «...di recente è stata riportata alla luce una parte del ecag1r I raccontl.dseoigni mondo intellettuale, a mio parere di gran lunga la più importante, di cui si ostentava di non tenerne più conto. Bisogna renderne grazie alle scoperte di Freud. In forza di queste scoperte, si delinea finalmente una corrente di opinione grazie alla quale l'esploratore umano potrà spingere più avanti le proprie investigazioni, sentendosi ormai autorizzato a non considerare soltanto la realtà sommaria. L'immaginazione è forse sul punto di riconquistare i propri diritti. .. Se la profondità del nostro spirito trattiene forze capaci di aumentare quelle di superficie, bisogna captarle per sottometterle al controllo della ragione ... Credo alla futura soluzione di quei due stati, in apparenza cosi contraddittori, che sono il sogno e la realtà, in una specie di realtà assoluta, disurrea/tà, se cosi si può dire. È alla sua conquista che sto andando•. Con la sintesi poetica operata dagli artisti appartenenti al movimento surrealista, che aprono strade mai percorse prima di loro, l'automatismo psichico si afferma come mezzo di creazione assoluto, nella finalità di restituire all'uomo un patrimonio perduto, portandolo, come afferma Breton nel Manifesto, ,·erso il meraviglioso: «il meraviglioso è sempre bello, qualsiasi meraviglioso è bello, anzi non c'è nient'altro di bello che il meraviglioso•. Si scoprirà che ciascuno è un poeta senza saperlo: «raccontare lealmente i mai di preferirgli qualcuno dei suoi dissidenti discepoli, Adler o Reich, o anche Jung. La teoria surrealista intorno al sogno, e la sua concordanza e divergenza con quella freudiana, è stata esposta e discussa da Breton nel testo Les Vases communicants, del 1932. li titolo chiaramente allude alla sintesi poetica dei contrari, e rimanda al noto assioma bretoniano, ulteriormente in questo suo libro elucidato: continua dell'attività della veglia e dell"attività del sogno». Les Vases communicants è stato scritto da Breton nell'ottica materialista delle tesi marxiste-leniniste, a cui era molto vicino in quel periodo, ed è un tentativo di coordinare il metodo psicanalitico con quello dialettico; le sue critiche a Freud, di tipo epistemologico, sono più temperate di quelle marxiste ortodosse. In particolare, Breton fa rilevare le paradossali reticenze di Freud, in autoanalisi, nell'/nterpretazione dei sogni, là dove egli si dichiara incapace, alludendo ai rapporti con il padre, «di sacrificare degli esseri cari alla sua ambizione di spiegare integralmente uno dei suoi sogni». Benché la conquista più importante della psicanalisi sia il riconoscimento della primarietà della sessualità nella vita inconscia, scrive ancora Breton, le preoccupazioni sessuali non hanno alcun ruolo nei suoi sogni personali, mentre sono preponderanti nei sogni dei suoi pazienti in analisi che egli ci sottopone. • Freud si ricorda in tempo di essere un marito, un padre di famiglia e un piccolo-borghese di Vienna che ha aspirato a lungo di divenire professore universitario» conclude Breton, precisando quindi il metodo surrealista di interpretazione dei sogni. JI sogno deve essere immediatamente annotato al risveglio sul primo pezzo di carta venuto in mano. in quanto anche . tif'i\ -- •,\-! ~{ ~~ .roc1u, ,llltTI fTIQUt ., Li'ITUI.AllU. t'OND(E •• -1396 .••• ,, ~ l ' 312' DINE R YENDltfCM, NOVEHMEIU4 ALEX CHOMEL , ............ , .. u•-•-"'"'"" nc:•f'foul ••-•••• ••• "'"'""' ,ov ,,nu " ,._, :: MENU .. LE CONSOMME MADklLENE AUX PULES lf VQL..AU..VENTDE FRUITSOEMflt. NANTUA LE IAMION EN CROUTE SAUCE MADEltE ET SON VELOUTf: D EPINARDS LES CHAMPIGNONS DES GOUAMETS LES FROMAGfS ~TIS LA IOMIE NELUS.:0 LE CAF! MOJCA VINS EN PICHET ENTRE DEUX MERS IEAUIOLAIS AOSE D ANIOU SAINT-ESTEPHE propri sogni, è sufficiente per fare di un uomo un poeta», scrive Breton; mentre Vitrac lancia il famoso papillon surrealista: «Genitori, raccontate i vostri sogni ai vostri figli». Cercando di dimostrare che il sogno è rivoluzionario, che rivela i nostri desideri latenti e aiuta l'uomo a completare la sua dimensione poetica, Breton approfondisce il significato del sogno e il suo ruolo preciso in una teoria della conoscenza. i surrealisti, durante le alterne vicende di avvicinamento o divergenza dalla psicanalisi, non hanno mai del resto cessato di ritenere Freud una suprema autorità, né furono tentati -~ ' -, ~ 'f \' l',-~-~1, --~r -,~,,..- ~~~ '\ --1 , ~ J i-,._ "':'-'l'w-. ~- ....... ~ ... J..; '14-~~,.._t.. ...,t,u~'-v • ...-,~.ri>I-...(_ \-- é<.t ·"-°l"'"t'~,A... .....,.._ ~~~ .........\.....t--•""-t2 «Spero che il Surrealismo venga considerato per aver tentato di gettare un filo conduttore tra i mondi separati della veglia e del sonno, della realtà esterna e interna, della ragione e della follia, della conoscenza e dell'amore, della vita e della rivoluzione ...». Sull'attività onirica e la sua importanza nel metodo surrealista conoscitivo, tra l'altro annota: «Se si esamina in profondità il contenuto dell'attività più irriflessiva della mente, è possibile mettere in luce un tessuto capillare il cui ruolo è di assicurare lo scambio costante nel pensiero tra mondo esterno e mondo interno, scambio che necessariamente esige l'interpretazione il minimo ritardo è pregiudizievole per la memoria; sarà poi attentamente analizzato. Il metodo surrealista deriva dunque da quello freudiano, ma privato di ogni implicazione terapeutica. Ammettendo con Freud che «il sogno è l'appagamento psichico di un desiderio represso», Breton si interessa più all'immagine presa dal desiderio e al suo processo di formazione (che è quella dell'elaborazione poetica), piuttosto che al meccanismo della repressione. 11 suo principio di deciframento delle immagini è di determinare, nel lavoro onirico, il passaggio dal vissuto all'immaginario e il rapporto dell'immaginario con l'inconscio. Partendo dalla considerazione che il simbolismo poetico e quello onirico sono interdipendenti, e usando i meccanismi freudiani della condensazione, spostamento e negazione, Breton giunge anche alla enunciazione «di poter analizzare un poema o un quadro surrealista come si analizza un sogno». Come i poeti e i pittori surrealisti difendevano la nevrosi ed elogiavano• l'isteria, cosi nell'interpretazione dei sogni non ricercavano la rivelazione dei complessi dell'uomo, ma il linguaggio, la sintassi segreta della libido, per cercare di giungere alle sorgenti dell'essere e scoprirvi la preistoria della metafora: di conseguenza vengono pubblicati nelle loro riviste soltanto i racconti dei sogni, raccolti nel Bureau de recherches surréalistes, e raramente le loro analisi. I dodici numeri della rivista La Révolution surréaliste, dal 1924 al 1929, danno priorità assoluta ai racconti dei sogni, seguiti da testi automatici, in modo da mettere a confronto due espressioni di poesia spontanea. In tutta la serie sono pubblicati tre sogni di Breton, uno di De Chirico, \)DO di Gauthier, tre sogni di bambini, tre di Artaud, uno di Queneau,, uno di Aragon, uno di Boiffard, tre di Naville, due di Noli, quattro di Morise, e dieci di Leiris. Tutta la collezione della rivista Minotaure, dal 1933 al 1938, esalta il sogno, attraverso uno straordinario accordo tra testo e immagini di Emst, Picabia, Dall, De Chirico, Magritte, Tanguy, Picasso, Mirò e Man Ray, ponendo l'accento sul suo materiale oggettivo, il desiderio. I surrealisti sono stati inoltre i primi a paragonare il cinema e il sogno; essi esaltarono il cinema muto che, meglio del parlato, ha affinità con le immagini oniriche. L'idea di creare un cinemasogno, sedusse inoltre molti surrealisti: Man Ray realizzò alcuni cortometraggi, come Emak Bakia (1927), che termina con l'immagine di Kiki de Montparnasse che dorme con falsi occhi aperti, dipinti sulle sue palpebre; Desnos scrisse numerose sceneggiature. Antonio Artaud con La coquille et le clergyman (1928) si vantò di aver fatto «il primo film di immagini soggettive, non intrise di humour, che sia stato scritto e realizzato», ma lo rifiutò dopo la regia di Germaine Dulac. La sceneggiatura di Un chien andalou di Bunùel e Dall, fu pubblicata in La Révolwion surréaliste (n. 12, 1929), quale prototipo di un «cinema perfetto», concretizzante il simbolico dell'inconscio. Libri di riferimento «Littérature•, coli. compi. dal 1919 al 1924, ristampaanastaticaJ.M.Piace,Paris, 1979. «LaRévolutionsurréaliste•,coU.compi. dal 1924 al 1929, ristampaanastatica J.M. Piace, Paris 1979. «LeSurréalismeauservicede la Révolution•, coli. compi. dal 1930 al 1933, ristampa anastatica J.M. Piace, Paris 1979. «Minotaure», coli. compi. dal 1933 al 1938, ristampa anastatica Skira, Genève, 1980. André Breton, Les Vases communicants, Paris, Cahiers libres, 1932. Robert Alquiè, Phi/osophiedu surréalisme, Paris, Aammarion, 1956; trad. it. Filoso jia del surrealismo, a cura di Angelo Trimarco,Salerno,Rumma 1970. André Breton, Entretiens (avec André Perinaud),Paris,Gallimard, 1952; trad. it. Breve storiadelSurrealismo, Milano, Savelli, 1981. .,., ....

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