08ue1qou,6e8alO!lq! non dovremo più vedere tutto l'anno spiriti e demoni. 23 ottobre 1934 (Saggi di Qiejieting). viso un'espressione soddisfatta e un'aria distinta; sono già più di ventigiorni e tutto è tranquillo, ha solo chiamato due poveri cantanti di strada a cantarecanzoni sul genere di« Diciottopunti da toccare». A Sin Una che «simantiene col suo onesto lavoro» utilizza il tempo libero In questi ultimi tempi sono portato all'esasperazione da A fin. per divertirsi un po', niente da ridire. Purtroppo si è radunata una È una domestica, a Shanghai le chiamano niangyt gli stranieri folla di donne e di ragazzi, perfino l'uomo di A fin era fra loro. E a'ma; il suo padrone è appunto uno straniero. non è garantito che a un certo momento non ne venga di nuovo una Aveva un sacco di amiche, che da mattina a sera venivano una battaglia Ma almeno ho avuto anch'io il vantaggiodi ascoltareuna dopo l'altrasotto la sua finestra e chiamavano a gran voce: «A ]in, A canzone da una vecedi baritono, molto naturale, cento volte migfioJin!> Si andava avanti cosi fino a mezzanotte. Doveva avere anche re della voce di gatto morto di «Pioggerellina». diversi amanti; una volta dichiarò la sua opinione dalla porta del A fin aveva un aspetto molto ordinario. Molto comune, voglio cortile: «Che vieni a fare a Shanghai se non ti prendi un amante?» dire, difficile da ricordare;dopo meno di un mese non saprei descri- . Questo veramente non mi riguardava. Disgraziatamente la porta verne i tratti. Ma ancora mi esaspera, bastano le due apro/eA fin per del cortile della casa del suo padrone è quasi di fronte alla mia porta esasperarmi; il chiasso nel vicinato naturalmente non può essere il d"ingresso,perciò quando gridavano: «A fin, A fin!» io ero coinvol- motivo dell'avversione, quel che mi esaspera è che in pochi giorni ha to: mi interrompevano mentre scrivevo, e arrivavo perfino a scrivere scosso Lemie convinzioni di trent'anni. sul mio testo la parola «fin». Ancora più disgraziàtamente, quando Non ho mai creduto che Zhao ]un passando la frontiera salvasse entravo e uscivo ero costretto a passare davanti al suo terrazzo: la dinastia Han, né che Mu Lan entrando nell'esercito potesse prosembra che non le piacesse far le scale, perché dal terrazzo di leggere la dinastia Sui; né alle vecchie storie secondo cui Da li frequente venivano giù pali di bambù, tavole e altri oggetti. Cosicché avrebbe portato alla fine la dinastia Yin, Xi Shi rovinato lo stato di quando passavo dovevo stare attentissimo, guardare bene se la si- Wu, Yang Fei causato i disordini sotto i Tang. Credevo che in una gnorina A fin fosse sul terrazzo, e se c'era, girare alla larga. Natu- società dominata dal potere maschile le donne assolutamente ·non ralmente questo dipendeva ingran parte dal mio poco coraggio, edal avessero una simile forza, e che la responsabilità de1/eascese e dei valore eccessivo che attribuisco alla mia vita; ma va anche conside- declini ricadesse tutta sui maschi. E se autori di sesso maschile rato che il suo padrone era uno straniero, e se fosse corso il sangue avevano sempre caricatoaddosso alle donne la colpa delle disfatte, dallamia testa rotta, sarebbe stata una cosa del tutto irrilevante;e se erano appunto maschi che non valevano un soldo, senza avvenire. pure fossi morto, non sarebbe servito a nulla fare riunioni di gente Ma ora, incredibilmente, una domestica di aspetto ordinario, di dellamia provincia e mandare telegrammi- e poi non credo che per intelligenza non eccezionale, in meno di un mese davanti ai miei la mia persona si arriverebbe a promuovere riunioni di gente della occhi ha messo a soqquadro un'area di mezzo chilometro; se fosse mia provincia. stata una regina o un'imperatrice madre, si può immaginare quale Dopo mezzanotte il mondo è diverso, e non si conserva la disposi- influenza avrebbe avuta: ne sarebbe nato un disordine enorme. zione d'animo che si aveva di giorno. Unanotte, erano le tree mezzo, Confucio «a cinquant'anni conobbe il voleredel Cielo», mentre io stavo traducendo una cosetta e non ero ancora andato a dormire. A per una comunissima A fin comincio nuovamente a dubitare anche taglialenga o pescatore? Le opere di costoro sono tagliar legna e pescare. Quanto ai letterati e ai poeti che si dicono pescatori o· taglialegna,alla fine sono signori e principi agiati e soddisfatti, che non ham_momai preso in mano una canna da pesca o il manico di un'ascia. Se da loro uno volesse intendere gli agi degli eremiti, oso dire che resterà a rimproverarsi la propria stupidità. La carrieradel funzionario è una _viaper mangiare, lo è pure far l'eremita. Se non c'è modo di mangiare, neanche a far l'eremita si riesce. Si «vola avanti e indietro» per poterlo fare, cioè per aver da mangiare: per riuscirea portare l'insegna di «eremita» e appenderla in un «bosco in montagna» della città. Se i tirapiedi battono i gong e lanciano richiami, è perché, non essendo ancora qualificati per essere «eremiti», non resta loro che raccogliereun po' di grasso da chi lo è: siamo sempre a una via per aver da mangiare. Dagli Han e dai Tang [sec. VII-X] la carrieradi funzionario non è spregevole, mentre la condizione di eremita non è particolarmente nobile, e neppure di povertà. È necessario che uno desideri far l'«eremita» e non vi riesca,perché risulti che un letterato ha le strade chiuse. Alla fine dei Tang un poeta, Zuo Yan, così espose la sua condizione miserabile: «Fallito come eremita e come funzionario». Con un verso di sette piedi rompe il segreto dei cosiddetti «eremiti». Se per esserfalliti è necessarionon riuscirea diventare «eremita», c'è evidentemente qualche connessione fra l'«eremita» e la prosperità:per lo meno c'è una condizione di agio, senza lotta per la vita. Ma anche cantare l'ozio, esaltare il fumo e il tè è una forma di lotta, se pure un po' celata. L'«eremita» deve procurarsi da mangiare, e perciò l'insegna deve essere verniciata e ben tenuta. Appunto per questo, se ilmonte Taicrolla e ilfiume Giallostraripa,gli eremiti non vedono e non sentono; ma al minimo commento su uno di loro o sulla loro corporazione, fosse pure una mezza frase e lontano mille l~ immediatamente recuperano vistae udito e si risentono, come per la fine del mondo. Anche per cose assolutamente prive di importanza. Se si capiscequesto punto, niente più stupirà negli «eremiti»e ci si capirà a volo, con reciproco vantaggio. 25 gennaio /935 (Saggi di Qiejieting). , un tratto sentii per la strada qualcuno che chiamava a bassa voce: delle cose umane, e anche se non si possono paragonare i santi e gli non arrivavo a udire chiaramente, però non eraA fin che chiamava- uomini comuni, tuttavia sono evidenti la grande forza di A fin e la no, e naturalmente neppure me. Mi chiesi chi potesse essere tosi mia insufficienza. Non attribuirò la caduta di qualità dei miei saggi al tardi, e intanto mi alzai e aprii la finestra per vedere. C'era un uomo chiasso di A fin, eppure dalle critiche fatte sopra sembrerebbe che in piedi davanti alla camera di A fin. Non mi aveva visto. Pentito volessiprendermela con lei. Ma è pur vero che in questi ultimi tempi Morire in segreto della mia indiscrezione, stavo per chiudere e ritirarmi, quando la A fin mi esaspera, come se mi avesse bloccato la strada. • Solo in questi giorni ho capito che morire in segreto è cosa estrefinestra della cameretta quasi di fronte si apri e comparve la parte Speriamo cheA fin non sia un esemplare tipico del sesso femmini- mamente crudele. superiore di A fin. Appena mi vide, disse non so che all'uomo e lo le in Cina. Nella Cina prerivoluzionaria, prima de/l'esecuzione i condannati rimandò additando me, alloraquello corse viaa granpassi. Mi sentii 21 dicembre J 934 (Saggi di QiejetingJ. amorte venivano condotti per le strade principali, e alloragridavano molto a disagio, come avessi fatto io qualcosa di scoffetto, e non _____ .,.,....,..,,.,. contro l'ingiustizia o insultavano i giudici, raccontavano le loro riuscii ad andare avanti nella traduzione. Pensavo fra me: da ora in eroiche imprese, dicevano di non temere la morte. Nei momenti poi non mi occuperò più di quel che non mi riguarda, non cambierò salienti, ilpubblico che gli andava dietro applaudiva agran voce, e in neppure se il monte Tai dovesse precipitarmi sul capo e non mi- seguitodiffondeva il racconto. Da giovane ho sentito molte di queste muoverò, dovesse cadermi davanti una bomba!... storie, e ho sempre pensato che fosse una barbarie e una crudeltà. Ma per A fin fu come niente fosse, giacché «hihi haha» continua- Di recente nella rivista Vento del mondo redatta dal signor Lin vaa riderecome prima. Peròaquesta conclusione arrivaisolo lasera Yutang ho letto un articolo del signor Zhu Tang, che ha un'opinione dopo, perciò restai con un senso di colpa una metà della notte e un diversa. Egli ritiene che questi applausi a un condannato a morte giorno intero. Allora provai gratitudineper la magnanimità di A fin, onorano un eroesconfitto, sostengono il debole: «Idealmente sarebma nello stesso tempo ricominciarono a esasperarmi i suoi incontri . or be una cosa alta e nobile. Ma nell'organizzazione umana non è ,,-~morosi,i suoi «hihi hafw,». Fin dall'arrivo di A fin,, si era agitata --•~ !;., tollerabile. Condannare i_fort'.e sosren_ere i deboli significa mettersi I atmosfera tutto intorno, tale era il suo potere. Nei confronti di •• •. comro, fortr. Onorare gl, ero, sconfitti significa non rtGonosceregi, questa agitazione ogni mia protesta era assolutamente priva di effe/- eroi che hanno successo». t per questo che «fin da/l'antico tutti i to, neppure mi badavano. Una volta un vicino straniero disse qual- sovrani vincenti, volendo stabilire il loro ordine per qualche centi- ~~ parola nellasua lingua, e neppure di lui si curarono; ma quando naiad'anni, solo uccidendo decine e centinaiadi migliaiadi innocensi precipitò fuori e li prese tuni a calci, allora scapparono e la L...-----"=----------"""' 11o:::._~!II......J ti ottennero una temporanea sottomissione». riuni:'ne fu interrotta. L'effetto di questi calci durò circacinque o sei Pilota da cacciadell'U.S. Air Forse Uccidendo decine e centinaiadi migliaiad'uomin_i,oue~nero solo notti. «una temporanea sottom1ss1one»:per quanto attiene a, «sovram Dopo di che ricominciò il chiasso; per di più l'agitazione prese ad vincenti», c'è da compiangerli. Non avevano altra via. Ma non ho allargarsi, A Jin intraprese una battaglia contro la vecchia di una Eremiti intenzione di disegnare una politica per loro: invece da tutto questo botteguccia di fronte sulla strada grande, appoggiata da alcuni uo- Quello di eremita è sempre stato un bel nome, anche se qualche ho capito che lasciarparlare in pubblico i condannati a morte prima mini. La sua voce già squillante, lo diventò ancor più ora, credo che volta vien preso in giro. Fra i più notevoli, i versi di satira su Chen dell'esecuzione era una grazia da parte dei «sovrani vincenti», ed era l'avranno sentita a venti porte di distanza. In un momento si radunò Meigong [sec. XVIII), citati ancora oggi: anche prova della loro fiducia nella propria forza. Perciò osavano un sacco di gente. Quando la disputa si avviava a conclusione, Veloce una gru fra le nubi permettere che i condannati aprissero la bocca e prima della morte naturalmente vi furono allusioni ai suoi «amori», non sentii bene le Vola avanti e indietro dallo yamen del primo ministro. provassero l'ebrezza di vantarsi, che tutti sapessero della loro fine. parole della vecchia, ma la risposta di A fin fu: Credo che vi sia qui un malinteso. Da parte sua, egli «presumeva Quando consideravo solo la «crudeltà» il mio giudizio era confuso: «Te, vecchia p., nessuno ti vuole! Me, vogliono!» troppo di sé», per cui negli altri si generava una «sopravvalutazio- in tutto questo c'è pure una grazia. Ogni volta che un amico e uno Questo probabilmente era vero, sembra che gli spettatori simpa- ne»; dalle due parti «ci si è dimenticati di chi si trattava» e non si studente muore, se non so quando, dove e come è morto, la mia tiuassero per lei, e la vecchia p. «che nessuno voleva» perse la riuscivaa «intendersi», ma non si rinunciava a «esprimersi»; dal che angoscia è ancora più profonda di quando lo so; da questo intuisco battaglia. A questo punto passò 'unpoliziotto straniero, con le mani venne un gran questionare. la condizione dall'altra parte: perdere la vita in una stanza buia per dietro la schiena, stette un po' a guardare, poi cacciò viagli spettato- Agli occhi di chi non è eremita, questi è un personaggio di valore mano di qualche macellaio è certamente più atroce solitudine che ri; svelta svelta, A fin si fece avanti e gli snocciolò una fila di parole non riconosciuto,che vive in ritiro nei boschi e sui monti. Ma di un morire in pubblico. straniere. Dopo avere ascoltato con attenzione, ilpoliziotto disse con personaggio simile nel mondo non si avrebbe notizia. Una volta I «sovrani vincenti» non ammazzano la gente in segreto, altre cose un soffiso: appesa l'insegna di eremita, anche se a causa di questa non « vola tengono nascoste: i loro piaceri con mogli e concubine. Prossimi alla «Vedo che sei in gamba!» avanti e indietro», per forza è costretto a una certa autodifesa e a sconfitta, aggiungono ai segreti anche l'ammontare delle loro rieNon arrestò la vecchia p., ma di nuovo con le mani dietro la qualche pubblicità, oppure sono i suoi tirapiedi a battere i gong e a chezze e dove sono riposte: solo da ultimo arrivano a tener segrete schiena se ne andò lentamente. Questa battaglia di strada si può lanciare richiami - anche fra gli eremiti ci saranno dei tirapiedi, anche le uccisioni. t quando per loro, come per il signor Zhu Tang, considerare cosi conclusa Ma la soluzione dei conflitti fra gli uomi- benché sempri assurdo a dirlo; non appena dall'insegna si può diventa un fatto pauroso che il popolo giudichi da sé buoni e cattivi, ni non è cosi liscia, anche la vecchiap. doveva avere un certopotere. ricavare un pasto, ecco comparire i tirapiedi: è quel che si chiama indipendentemente da successo o sconfitta. La mattina dopo, presto, un servitore di una casa pure straniera, «rosicchiareal bordo dell'insegna». Questo punto è fra i più criticati Anche senza l'avviso di consiglieri, arriva il momento in cui è poco distante da quella di A fin, arrivò a un tratto correndo verso la da quelli che non sono eremiti, i quali pensano: «se addosso a loro necessario adottare questo terzo criterio di segretezza, e in qualche casa di lei. Era rincorso da tre ceffi. Il ragazzo aveva già la camicia c'è grassoda raccogliere,figurarsi in che abbondanza vivono». Ecco luogo vienegià adottato. A quel momento lestrade appaiono decenti strappata, probabilmente avevano attirato fuori lui, e poi fatto chiu- un malinteso da «sopravvalutazione», pari a quello per cui tutti gli e il popolo tranquillo; ma se proviamo a immaginare quale sia dere la porta del cortile, in modo da tagliarglila ritirata;così 11011 gli eremiti famosi dovrebbero morire vecchi nei boschi sulle montagne. l'animo déi morenti, il loro dolore è certopiù tremendo che amorire restava che correre qui dalla sua donna. In seno alla donna effetti- Per diventare un eremitafamoso, bisogna avere «vitaagiatae libertà, in piena luce. Quando lessi la prima volta la Divina Commedia di vamente si può ripararsie salvarsi, Peer Gynt nel dramma di lbsen è da lasciarsiandare allacorrente tutto l'anno». Diversamente, c'è da Dante, mi stupivo delle torture immaginate dall'autore nell'Inferno, l'eroe che dopo la sconfitta va a nascondersi fra le sottane della sua tagliar la legna la mattina, di giorno coltivare i campi, da innaffiare ma solo adesso che ho più esperienzacapisco quanto profondamente donna a farsi cantare la ninna-nanna. Ma vidi che A fin non era l'orto la sera, da far le scarpe la notte; dove restail tempo per fumare, umano eglifosse: 11011 immaginò un inferno, oggi comune, crudele al a/l'altezza della ragazza norvegese, mancava di compassione e di gustare il 1é, recitareversiescriveresaggi? li signor Tao Yuanming6 è punto di essere perfino invisibile. '; ~ e ~ risolutezza. Aveva solo i riflessipronti: il ragazzo era appena giunto uno dei nostri più famosi grandi eremiti, noto come «il poeta della l':136(Scritto a notte fonda, Il) (Saggi di Qiejeiting, ultima raccoldi corsa, chesenza perder tempo lei aveva chiuso la porta del cortile. campagna». Naturalmente non redigeva una sua rivista, e ha vissuto la). !:::: Allora il ragazzo si trovò senza via d'uscita e fu costretto a fermarsi. troppo presto per fruire degli «indennizzi dei Boxers», però possede- ;g La cosa dovette risultare piuttosto inaspettata anche per i ceffi, che va degli schiavi. Al tempo degli Han [sec. III a.C.- IlfJ e dei Jin [sec. -~ parvero esitare un momento; ma infine alzarono insieme i pugni, e IIl-V) gli schiavi non solo servivano ilpadrone, ma per lui coltivava- '>- due lo colpirono tre volte sulla schiena e sul petto, apparentemente no anche la terra, commerciavano, erano veri strumenti per la pro- ~ nulla di grave, mentre l'altro gli diede un pugno in faccia, che lo fece duzione di ricchezza. Perciò, fosse pure il signor Tao Yuanming, ;::: diventaresubito rosso. Questa battaglia di strada fu prodigiosa men- doveva avere qualcuno che gli producesse ricchezza, altrimenti il N2 (o)tey .1 d . h. . . . d 1 . . . -9 . . . . . . . . u I gran e, anttc 1ss1mosovrano m1t1co,secon o a curn stonograf1 c::s te rapida, e po, era mattina presto, perciò non furono m mollt ad degno vecchw non solo non avrebbe avuto vmo da bere, ma neppure era stato in realtà un verme. .Z assistervi; vincitori e vinto se ne andarono tutti per i fatti loro, dopo riso da mangiare, e in breve sarebbe morto di fame presso la siepe a (3) Eminente filosofo liberale, .allievodj John Dewey. ~ di che il mondo provvisoriamente ebbe pace. Eppure non ero occidente. (4) La punteggiatura moderna è stata introdotta dall'Occidente, e non ...-, ancoratranquillo perché ho sempre sentito che la cosiddetta «pace» Se ci interessala loro condotta non abbiamo perciò che guardare esisteva nel cinese classico, che si valeva di un altro sistema di segni per ...., ' . . . . .. . . ' . . , . . rappresentare le pause. (Hu Shihda giovane era stato fra i promotori della ii è solo una tregua fehce fra due guerre. a questo llpo d, erem/11, , ver, «erem,11»non c è modo d, veder/,. modernizzazionedella lingua). ., Ma dopo qualche giorno A Jinscomparve, e supposi che il padro- Dall'antichità a oggi le opere letterarie sono tante, da far sudare un (5) II più vecchio negozio di sete a Shanghai. ] ne l'avesse licenziata. Ne hapreso il posto una niangy grassa, con in asino a portarle e da riempire una casa,ma dove si.trova un autore (6) Grande.poeta [sec. I\!-V]. . . . . ~ --------- ~
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