Alfabeta - anno II - n. 12 - aprile 1980

Quovadis,Woytila? Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede Didùaranone sa alcwnip11Rtpi rincipali nella dottrina teolopca del professor lla.ns King Ufficio di stampa della Città del Vaticano, pp. 6, gratis Hans Kiing Kircbe. Gehalten in der Wahrheit? Zurigo. Benziger. pp. 75 Edward Schillebeeckx Jesus, an Experiment in Christology «... il professor Hans Kiing. nei suoi scritti. si è discostato dalla verità integrale della fede cattolica. e perciò non si può più considerare un teologo cattolico. né funzionare come tale nel ruolo di insegnamento,._ Dichiarazione su Hans Kung promulgata da Papa G.P.II. 18.12.1979 «Cosa dovremmo dire della pratica di combattere o imporre il silenzio a coloro che non condividono gli stessi punti di vista...?it. Verità, il potere della pace promulgata da Papa G.P. II. 18.12.1979 Q uando al papa Giovanni XXIII venne chiesto quante persone lavorassero in Vaticano. egli rispose: «circa metàit. Tuttavia un ufficio della Curia romana ama tanto il suo lavoro che recentemente ha fatto degli straordinari: la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. nota precedentemente come Inquisizione Romana. Questo è il gruppo i cui pre- ~ecessori hanno bruciato al rogo Giordano Bruno il 17 febbraio 1600. in Campo dei Fiori a Roma. e 33 anni dopo si sono adoperati per convincere Galileo che la prudenza e una lunga vita riposavano su un modello geocentrico dell'universo. Anche se le cremazioni ordinate dal Papa sono state poste fuori legge in Italia a partire dal 1870. sembra che lo spirito dell'Inquisizione sia un albero che continua a dare i suoi frutti. A Roma. nel dicembre scorso. i quotidiani vaticani dell'ortodossia hanno avuto molto da fare nell'interrogare il teologo fiammingo sessantacinquenne •Edward Schillebeeckx, professore di teologia all'università cattolica di ijmegen. Olanda. per presunta eresia nella sua opera recente Jesus, an Experiment in Christology. Uno degli inquisitori. il sacerdote e teologo ultraconservatore Jean Galot. arrivò all'udienza fresco di una trasmissione della Radio Vaticana (all'interno del Vaticano alcune fonti affermano che egli aveva l'approvazione dei più alti consiglieri del Papa) nella quale aveva condannato Schillebeeckx e altri per aver negato la divinità di Gesù. e - ma questo era il colpo più basso-per essere un cacciatore di pubblicità. Forse Galot era seccato perché il libro di Schillebeeckx Jesus, an Experiment in Christology aveva detto espressamente ciò che la maggioranza dei teologi ammette in privato: che l'opera di Galotnel 1971 Versunenouvellethéologie si fonda «su una interpretazione completamente errata degli autori cui . si riferisce. e pertanto non raggiunge il livello di un lavoro dotto,._ In ogni modo. Schillebeeckx ha ottenuto la rivincita quattro giorni dopo l'udienza. e davverograziead unatto divino.Il 19 dicembre la torre della Radio Vaticana è stata colpita dai fulmini ed è stata ridotta al silenzio per diciotto ore. Anche se Schillebeeckx dovrà aspettare qualche settimana per sapere se è o no un eretico. la Sacra Congregazione ha aspettato solo settantadue ore dopo quel processo prima di condannare un altro teologo progressista. il cinquantunenne Hans Kiing. A causa del suo «disprezzo per il magistero della Chiesa" sulla questiohe dell'infallibilità papale - espressa anche recentemente nel suo Kirche. Gehalten in der Wahrheit - cosl come anche sulle questioni della divinità di Gesù e della verginità di Maria. la Congregazione ha dichiarato Kiing deposto dalla cattedra di dogmatica e teologia ecumenica all'Università di Stato. a Tiibingen. Germania Federale. «Provo una profonda vergogna per la mia Chiesa». ha detto ai giornalisti. e un giorno dopo che il decreto era stato annunciato ha sfidato il Papa tenendo una conferenza pubblica nella quale ha dichiarato di fronte a duemila sostenitori entusiasti che avrebbe combattuto la Lehrverbot ( divieto di inseThomas Sheehan Pohier, O.P., e gli ha vietato di celebrare la messa e di organizzare inco·ntri pubblici perché il suo libro Quand je dis Dieu (Editions du Seuil, 1978) poneva alcuni dubbi sulla resurrezione fisica di Gesù. Il 5 novembre, un mese dopo la visita di Woytjla negli Stati Uniti, il sacerdote gesuita WilliamCallahan. capo dei «Priests for Equalitp (leggi: i sacerdoti per l'ordinazione delle donne) è stato ridotto al silenzio e rimosso da Washington D.C., per aver provocato il Papa «~u questioni espresse in modo inequivocabile». E l'attività della Congregazione non è ancora finita. Prestando fede a voci vaticane, i suoi prossimi bersagli sate,., facendo circolare una lettera che criticava alcune pratiche della Chiesa come «la raccolta delle elemosine da parte del Sacrestano durante la messa pasquale,., Il caso venne chiuso in fretta ma l'esperienza può spiegare la riluttanza di Papa Paolo a imporre il silenzio ai teologi progressisti durante il periodo di liberalizzazione successivo al Concilio Vaticano Il, un'epoca da cui egli ha tratto più sofferenza che piacere. M Sacra a Papa Giovanni Paolo Il ha recuperato il tempo perduto. Tutte le recenti misure della Congregazione hanno la sua Oskar Schlemmer, Fasi di una gestualità drammatica, fotografia di una azione di Werner Siedhoff negli atelier Bauha,,s (/926). gnamento ). La reazione fra i sostenitori di Kiing è stata forte e immediata. Il giorno dopo le misure della Congregazione e in diretta contraddizione con le dichiarazioni di questa. settanta teologi cattolici americani hanno fatto un comunicato nel quale dichiaravano che. anche se non erano necessariamente d'accordo con Kiing su tutte le questioni. lo consideravano in effetti «un teologo Cattolico Romano,._ Pochi giorni dopo cinquanta teologi spagnoli hanno pubblicato una dichiarazione analoga. Per quasi due settimane il vescovo di Tiibingen. Georg Moser. si è rifiutato di eseguire l'annuncio ufficiale delle dimissioni. Ma il 28 dicembre dopo una consultazione con il Morer e con membri conservatori del1'Assemblea dei vescovi tedeschi. Papa Giovanni Paolo II ha reiterato la propria censura. benché con toni più morbidi. Il mandato è stato messo in atto e il perseguito Kiingufficialmente deposto dall'incarico di teologia. A causadella sua fama internazionale (l'agosto scorso ha tenuto una conferenza su Dio ali' Accademia delle Scienze Sociali di Pechino - il primo teologo occidentale ad essere mai stato invitato ad una cosa del genere). il caso di Hans Kiing è diventato une cause célèbre. Tuttavia. è solo l'ultima di una serie di misure inquisitorie prese dal momento in cui Karol Woytjla è stato nominato Papa. Prima del 1979. la Sacra Congregazione aveva ridotto al silenzio il teologo francese Jacques ranno il rev. Charles Curran, professore di teologia morale all'Università Cattolica, Washington D.C., e il rev. Leonardo Boff, l'esponente brasiliano della «teologia della liberazione», la quale è accusata di avere una tinta marxista. Curran, che è stato per breve tempo sospeso dall'insegnamento nel 1967, e sottoposto a una «inchiesta» universitaria nel 1968 per il suo contrasto con la posizione papale sul controllo delle nascite, è ora «in collisione,. con Roma a proposito di alcune tesi esposte nei suoi libri lssues in Sexual and Medicai Ethics e Transition and Tradition in Mora/ Theology (Notre Dame University Press, 1978 e 1979). Altri candidati americani alla censura sono un altro gesuita, John J. McNeill, per il suo libro The Church and the Homosexual (Sheed, Andrews and McMeel, 1976) e il rev. Anthony Kosnik, coautore di Human Sexuality: New Directions in American Catholic Thought (Paulist Press, 1977), opera che il 5dicembre1979hameritatouna pagina intera di critica da parte della Congregazione sull'Osservatore Romano, organo di casa vaticana, un giornale che Hans Kiing ha più volte paragonato alla Pravda. Almeno essi sono in buona compagnia. Il mese scorso è stato rivelato che nel 1933 il giovane mons. Giovan Battista Montini, poi divenuto noto come Papa Paolo VI, era stato sottoposto a un'inchiesta per il fatto di «offendere _lapietà cattolica» in senso «protestanapprovazione esplicita, e questo fatto suggerisce la domanda: chi è il vero Karol Woytjla.?È il difensore leale dei diritti umani che ha parlato alle Nazioni Unite, o il teologo della «liberazione» che ha detto ai contadini messicani il 29 gennaio 1979 che «se il bene comune lo richiede, non deve esserci nessun dubbio sulla espropriazione in quanto tale, se compiuta nella maniera opportuna»? O è forse un nuovo Torquemada sul Tevere, impegnato a trasformare il cattolicesimo in un letto di Procuste modellato sull'esempio conservatore della Chiesa Polacca? Ci si domanda se egli ancora sostenga ciò che ha detto circa 1 O anni fa nella sua opera filosofica più importante: «Colui che esprime la propria opposizione alle regole o ai regolamenti generali o particolari della comunità non per questo ne rifiuta la propria appartenenza ... non vi può essere dubbio che questo tipo di opposizione è essenzialmente costruttivo», o se invece sia intesoa mettere la museruolaa quei teologi progressisti che criticano quella che centottanta studiosi americani l'ottobre scorso hanno chiamato la sua «visione monolitica della Chiesa». Il problema, forse, è: chi è veramente sotto processo, Kiing e Shillebeeckx, o il Papa che ha mobilitato una campagna contro di loro? Ad ogni modo, la sua condanna di Kiing è stata cosi inopportuna da diventare quasi un cattivo scherzo polacco per il gruppo romano della stampa internazionale. Nella conferenza stampa in Vaticano del l8 dicembre, i giornalisti si sono sorbiti l'emozionante condanna papale dell'intimidazione ideologica e della repressione politica contenuta in Verità,ilpotere del Papa - la sua dichiarazione più coraggiosa e franca fino ad oggi-e, un attimo dopo, l'annuncio che Hans Kiing era stato messo a tacere. Questo significò per i reporter dover rendere conto da una parte, della difesa da parte di Woytjla dei «diritti inalienabili e legittimi di coloro che rifiutano di accettare una ideologia particolare o che si appellano alla libertà di pensiero», e dall'altra la sua censura del teologo svizzero per il fatto di diffondere una opinione che «contraddice la dottrina definita dal Concilio Vaticano I e confermata dal Concilio Vaticano 11». E tutto questo solo un mese dopo che il Papa ha dichiarato che Galileo è stato «condannato erroneamente» da parte della stessa Congregazione che ha espulso Kiing. La confusione ha indotto Dennis Redmont, capo ufficio della Associated Press di Roma, a domandare dal pubblico: «chi sta dirigendo lo spettacolo, qui?». Sempre più la risposta sembra essere: un rigido conservatore, soprattutto riguardo ai problemi che appartengono alla dottrina e all'autorità della Chiesa. Nel suo stile di governo papale Woytjla può risultare duro e accomodante per quel che concerne gli estranei, ma più energico che può con quelli di casa. Dietro quel sorriso papale, come dice il Brecht di Macky Messer, ci sono dei denti. I discorsi di Woytjla ad extra - in Messico, in Irlanda e alle Nazioni Unite - mostrano una rara apertura al mondo e una notevole enfasi. come nell'enciclica Redemptor Hominis, sull'«uomo nella piena verità della sua comunità e del suo essere sociale». Ma ad intra tira con forza le redini. Mentre Papa Paolo rispettava quasi il 97 per cento delle trentatremila richieste di laicizzazione da parte di sacerdoti, Woytjla finora deve ancora assolvere un solo sacerdote dai suoi voti (il gioco è cominciato, infatti, quando mise il cardinale Silvio Oddi, profondamente conservatore - che - Paolo VI aveva tenuto imbrigliato - alla testa della Congregazione per il clero). In realtà egli ha rimproverato duramente quelle che chiama «le tendenze alla secolarizzazione» fra il clero e specialmente fra i Gesuiti. Per ordine del Papa, Pedro Arrupe, Superiore Generale dei Gesuiti, scrisse una lettera ai superiori locali della Società, l'ottobre scorso, che trasmetteva la richiesta di Woytjla affinché essi «impieghino una fermezza appropriata nella ricerca di una soluzione per le deplorevoli insufficienze» che sono «materia di personale interesse» per il Papa. La lista delle mancanze includeva: «indipendenza dai superiori, discutibili relazioni con altri, omissione nell'osservanza dei voti... lavoro apostolico incompatibile con il carattere sacerdotale», e mancanza di «fedeltà al magistero nella dottrina». Né Woytjla è più contento per le tendenze politiche di sinistra diffuse fra alcuni gesuiti del Terzo Mondo. In una udienza papale del 10 dicembre 1979, nella quale era presente il cardinale progressista belga Leo Joseph Suenens, il Papa conobbe un gesuita di Bombay che presta attività nel Movimento Carismatico e gli fece notare, «cosi non tutti voi siete marxisti!». Quando Arrupe udl la storia, se ne sbarazzò dicendo: «è solo il suo umorismo polacco,., ma altri credono che quella osservazione si riferisse ai rapporti dei vescovi latino-americani, incluso il cardinale dell'Equador, sui gesuiti rivoluzionari dei loro paesi. e i sono chiari segni che il regalo di Natale di Woytjla a Hans Kiing annunci la fine dell'era di libertà del Concilio Vaticano II e l'inizio di

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