L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

DEL PARTITO D'AZIONE · 135 D' altra parte l'aver dato al partito questo carattere di agita– zione solo verbalmente rivoluzionaria, complicò i rapporti con gli Alleati, disposti ad atterrirsi di ogni irrequietezza nelle retrovie e non sempfe agili nell'intendere il linguaggio degli Italiàni. Però molti sintomi mostrano che l' errore è stato notato non solo dal grosso del partito' nell'Italia liberata, ma anche dagli Ita– liani d' oltre le linee. La decisione di non partecipare alle respon– sabilità del secondo governo Bonomi, che sorgeva con auspici rea– zionari, può avere anche risultati buoni, pu-;-nella parvente continuità con l'astensionismo aventiniano. Infatti è venuta meno l'assurda as– sociazione delle audaci rivendicazioni programmatiche con la fiac- chezza indicibile dei ministeri Bonomi. · . $ Ora il_ roblema del artito è di trovare fra i numerosi uomini fli:f ~r J~~ ~• di cultura che lo costituiscono e fra i reduci dalle galere fascistiche,~u,lt cu.J'I,} ,5Jt'f{; coloro che abbiano insieme intuito politico e prestigio per la poli-~: /,:r:~~ i)u' (,a4" tica di costruzione he dovrà sboccare nella libera re ubblica ita•i;,Pli"' ~1,auoUJJ t)IJ liana. Creare tutti gli istituti della democrazia, tendere risolutamente alla urifìcazione del aese, im orre il_ costume di una libera comu- nità anche ai artiti che non sono fondamentalmente democratici, in _modo che si assestino nella futura repubblica, ~e decisamente alla confederazione europea, lasciare aperto lo sbocco anche per piu _radicalx riforme non appena il Paese sarà piu in forze : il program- ma è semplice nell'enunciazione ed estremamente arduo nell'attua- zione. Per questa via il Partito d' Azione potrà non solo riconqui- stare il terreno perduto, ma avere una funzione importantissima nella storia d'Italia e d'Europa. ÀDOLFO OMODEO

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