L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

I IN CORSIVO I IL DOTTRINARISMO. Di fronte al cieco attivismo, che per un quarto di secolo ha avvelenato ,la vita del mondo, s'è pronunciata l'esigenza di fornire una solida coscienza dottrinale all'azione politica. La dottri.na speculativa dèlla libertà politica .offer,ta dal Croce è l'esempio piu limpido : attingere nella sfera del pen- siero ,gli orientamenti 1 primi dell'azione: ' Ma quest~ tendenza al dottriiiarismo può avere sviluppo illimitato? Entro quali limiti bisogna riconoscergli un pregio ? Quesiti che mi si pongono per il ricordo del dottrinarismo famoso della. prima metà del secolo scorso, il quale nel 1848 naufragò cozzando contro il proprio limite. Mi si pongono per ·il· ricordo d'un piu grossolano dottrinarismo, quello dei filosofi attualisti, che pretendevano ' dedurre ' il fascismo come· 'prassi politica dalla filosofia dell'atto purn. Mi si pongono infine per la coscienza che ho del procedere della moderna filosofia, la quale detesta la'' applicazione ' meccanica, e ribadisce che con la sua estetica non intende dare la ricetta per' creare i p.oeti, ma' Jn 'concetto critico del bello; che parlando di metodologia storica non intende por-gere una formuletta di mecca– nica app#cazione, bensi accendere una coscienza critica del pensiero storico che ci accompagni nella rièerca. E sulla questione è bene· fermarsi, perché tutti i partiti sono, travagliati dal dottrinarts'mo ; dallà parte buona e da quel{a scadente di ogni do'ttrinarismo. , Senza dubbio il definire dottrinalmenÙ ha l_asua prof ondf!- ragione : è la salu– tare reazione contro l' irrazionalismo attivistico. Pubblicamente, poi, le dottrine sono i limiti che noi stessi ci poniamo, ed a . cui i nostri avversari potranno ri– chiamarci ad ogni momento ; concorron1>perciò a definire le regole. del giuoco politico in regime di libertà. Ma, per contenere il do!trinarismo ' nella sua fun– zione efficace, va ribadito che le dottrine han valore soprattutto in interiore homine, · nella vita morale e razionale I che dev'. essere il ·presupposto dell'agire : nell' eliminazione dell: avventuriero o dell' isterico, i quali sono pur sempre un · grave pericolo per nn paese politicamente diseducato. , Ma f.a~ione, la prassi ....:., mi voglio richiamare q./za dial~ttica dei distinti di ' Benedetto Croce - non è la filiazione ;econdaria, il corollario o il lemma della .speculazione dottrinale. Quando gli animi si saranno nutriti dell'ideale e della . .BibliqtecaGinò Bianco

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