L’Acropoli - anno I - n. 3-4 - marzo-aprile 1945

ORIENTAMENTI · I, INGHILTERRA E STATI UNITI NELL' ECONOMIA MONDIALE DEL DOPOGUERRA - ' Al centro delle prospettive economiche che s'aprono al mondo in questo epilogo di guerra, sta la diversa posizione della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Tra i, due paesi esiste una differenza strutturale, da cui bisogna muovere per compr.endere la situazi~ne attuale ed i suoi possibili sviluppi. La prima è •na piclcola isola,. relativamente povera di risorse naturali e· ricca di capitali. I sec~ndt rap,presentano un vasto continente, dotato. di immense ricchezze di natura, e tuttora largamente ;ivido di fapitali. Gli Stati Uniti sono auto-suffi– cienti in alto grado, la Gran Bretagna non lo è affatto. Per quelli il commercio estero è fonte marginale di ricchezza, per questa è condizione di vita. Se la struttura dell' economia americana è fondata sul produttore, quella britannica ha il suo fulcro nel commerciante. Su queste diversità basilari bisogna innestare quelle create dal recente passato. Come i due {)Besi hanno s~perato il rispettivo sforzo di guerra ? Vi SOIJ,O tre modi possibili, in ogni paese, per farlo. Ed ogni paese li combina in proporzioni differenti, a seconda delle proprie condizioni. I_tre modi consistono nell'aumentare la produzione, diminuire jl consumo, attingere _alle riserve. Dal seguente quadro, dell'economista inglese Crowther 1., si ha una chiara idea delle . Tie seguite nei paesi in esame. In esso la cifra 100 rappresepta lo sforzo totale rispettivo. Aument~ della produzione :Piminuzione del consumo Prelevamenti dalle •riserve e dal capitale Stati Uniti Regno Unito 100 41 -14 29 14 30 100 100 Risulta che gli Stati Uniti hanno potuto praticamente far fronte all'intero sforzo_ di guerra con lo stupendo ·aumento nella produzione, c4e un altro eco– nomista inglese, il Dacey :, calcola, rispetto al livello anteguerra, nella misura

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