Acpol notizie - Anno II - n. 8 - Giugno 1970

• dacale e la risposta che ad essa sono riuscite a dare le organizzazioni sindacali, hanno posto le premesse per quella unità sindacale nuova, cioè veramente parte- .cipata perchè nascente dal basso, che è divenuta l'asse portante di tutto il corretto sviluppo della forza del movimento sindacale. IL PROBLEMA DELLO SBOCCO POLITICO La seconda caratteristica di queste lotte è che la classe lavoratrice ha partecipato alle lotte sindacali con una volontà politica da tutti riconosciuta come nuova. La classe operaia ha portato avanti queste lotte partendo non semplicemente dalla intollerabilità della condizione materiale in rapporto al grande sviluppo delle forze produttive e della ricchezza sociale, ma dalla percezione dello sfruttamento, del modo in cui cioè viene organizzato i I lavoro, dell'uso che il padrone fa della forza lavoro. Ci si è trovati, quindi, di fronte ad una presa di coscienza di classe che, trascendendo obiettivi riformistici, tende al superamento del sistema, una coscienza di classe che si è ridestata nel proletariato più attivo e che ha messo con tutta evidenza suI tappeto dello scontro contrattuale il problema del potere. Ciò ha provocato una sfasatura tra possibilità dell'azione sindacale ed esigenze politiche della classe.Com4nque bisogna fare una precisazione:. la coscienza politica delle lotte autunnali, che ha messo in discussione il problema del potere, si è manifestata con piena consapevolezza soltanto in alcune frange del movimento operaio, frange che molto spessosono riuscite a promuovere il costituirsi di nuovi strumenti di democrazia operaia, autogestiti, alcuni di chiara natura politica. La maggior parte della classeoperaia, al contrario, pur avendo acquisito una piena coscienza sindacale, è rimasta fuori da questa consapevolezza pur esprimendolp tutta in maniera potenziale. : Ed è questa situazione che ci spinge, al di fuori di un qualsiasi facile trionfalismo rivoluzionario, a tentare di recuperare ad una nuova prassi politica tutta la classe operaia, cioè a promuovere la generale diffusione della coscienza politica di classe. 11recupero di questa prassi politica ad una generale strategia del cambiamento deve significare, innanzi tutto, "recupero del politico a·1 proprio ambito sociale" cioè superamento della dicotomia esistente tra la lotta sociale (o sindacale) e lotta politica, pur rendendoci conto che questo è un obiettivo finale. Bisogna recuperare l'uomo, come persona responsabile in maniera totale - nel proprio ambito sociale - Bi li e.Ef g r~i e ti ce,h~o i ·e, morale ed economico. 6 Questa ci sembra la vera "prospettiva rivoluzionaria". Recupero dell'uomo che passa, in questa fase storica, attraverso la solidarietà del la classe operaia, ma che è tutto volto allo sforzo di accorciare i tempi per· recuperare una solidarietà tra gli uomini che trascende la stessasolidarieta di classe. In questa luce l'autunno ha rappresentato una manifestazione del la nuova e più articolata composizione della classe lavoratrice, della sua maturità attraverso le nuove esperienze conflittuali che sono state condotte, della sua forza: in questo senso il suo valore politico sta soprattutto nella demistificazione dei vari tipi di interclassismo, che hanno caratterizzato la cultura italiana negli ultimi anni sessanta, e nell'aver messo con chiarezza i problemi nuovi del paeseall'ordine del giorno delle classi dirigenti. Ed è perciò che la potenzialità di questa lotta, costretta nei ·1imiti sindacali, rischia di essere tutta frustrata. E' evidente che il sindacato ha scelto di fare una lotta sindacale così come gli era permesso dalla sua funzione istituzionale e che, attraverso questa lotta, ha legittimato se stesso ed il proprio ruolo. Nello stesso processo di maturazione di una consapevolezza nuova, determinata dai lavoratori, va inquadrata anche la vicenda che, a seguito della lettera del Presidente della CE I, ha investito il movimento aclista. La risposta delle ACLI al cardinale Poma esprime nella sua dignitiva coerenza, una testimo,nianza concreta di questa crescita. Lo scontro sociale verificatosi in autunno quindi,· ha costituito, per il movimento operaio, e per le forze di sinistra, piuttosto una premessa che una operazione politica definitiva. Pertanto, la controparte padronale, i cui processi di riorganizzazione sono sempre più rapidi, ha potuto fruire di un periodo di vuoto della pressione popolare, in parte fisiologico, in . parte dipendente dalle carenze del blocco di sinistra, in parte ancora da essastessacostruito. . Questo periodo, determinante per comprendere\ il riassetto della destra nel nostro paese, è quello che va da dicembre del 1969 al gennaio del 1970: più · precisamente dall'attentato di Piazza Fontana alla crisi del 11Governo Rumor. E' i I periodo in cui, con la firma dei contratti, le vertenze sindacali trovano la loro conclusione fisiologica. Si ha una interruzione dell'iniziativa sindacale, che le stesse organizzazioni considerano tuttavia uno sbocco insoddisfacente alla tensione politica dell'autunno, tanto da lanciare immediatamente la parola d'ordine delle riforme sociali. L'AREA DEL QUADRIPARTITO La carenza di continuità nella strategia offensiva del

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