Acpol notizie - Anno II - n. 6 - Aprile 1970

!"'autunno" ha confermato questa tendenza - le proprie capacità di presenza e di pressione sulla base delle lotte operaie e della crescente autonomia dai partiti; e) resta a tutt'oggi la più notevole occasione, non foss'altro per dimensioni, di provocare la crescita di quadri dirigenti operai collegati con la classe. 5. Se tutto questo è vero, come crediamo, ne deriva che la sinistra e, per quanto ci riguarda, noi in particolare non ci sentiamo estranei a tutta una serie di temi di fronte a cui oggi si trova il movimento sindacale e dalla soluzione dei quali dipende in modo rilevante la strategia complessiva anche politica del movimento operaio. · Ne indichiamo alcuni: • il processo di unità sindacale: purchè avanzi dalla base e non sia frutto di una semplice contrattazione E' INUTILE. CHE _.- TENTTfiD\Tf'E ,,, ,/'" R.lM&"TiéRE é < l~tEME l VECCHI C.OCC..f., , '------ I~ BUESio 81 6ìA M~GL(o! di vertici; perchè si fondi su una autonomia reale dalle forze partitiche; perchè tale autonomia non significhi per altro spoliticizzazione del sindacato; • l'autonomia sindacale: purchè non sia un fatto puramente difensivo nei confronti dei partiti, come crediamo non sia e non debba essere, e éomporti in positivo da un lato la creazione di una coscienza politica del sindacato e quindi l'approfondimento e l'allargamento della sua area di lotta e dall'altro la ricerca di un nuovo modo di impostare i propri rapporti con le forze partitiche espressione del movimento operaio; BI . I • 11a stra eflia riveBt1dicativa: purchè tenda a colpire 10eca no 1anco 4 sempre più à fondo gli elementi repressivi centrali del rapporto di lavoro fino a rimettere in discussione la fabbrica come organizzazione autoritaria. Non si tratta di temi astratti ma di problemi che abbiamo colto nel vivo delle lotte di autunno e ne rappresentano la novità di cui si diceva, le indicazioni più interessanti. 6. Le lotte operaie del '68-'69 hanno messo in luce per di più una disposizione crescente dei lavoratori ad organizzarsi alla base, in modo stabile ed anche talvolta autonomo, specie là dove la lotta ha raggiunto i livelli più elevati di combattività, creando cioè organismi unitari come i comitati unitari di base (di natura fra sindacale e politica); oppure come i delegati di squadra, di reparto, i comitati di officina nominati dalle assemblee che partendo dalle unità lavorative di base tendono a costituire una rete organizzativa operaia, unitaria ed articolata, contrapposta all'organizzazione capitalistica della produzione. L'organizzazione operaia autonoma di base mantiene alta la conflittualità, obbliga il sindacato ad una certa conduzione del lo scontro, anche se essa stessa - a nostro giudizio - esaurisce la sua funzione nel quadro della vertenza, di cui ai livelli più elevati di coscienza esalta i I valore poi itico, senza per altro essere in grado di recuperarlo e organizzarlo. 7. Mentre col crescere delle lotte è entrata in crisi per aspetti diversi la concezione delegata del partito, garante, sul piano generale sociale, delle conquiste operaie dentro la fabbrica (fallimen'to del centrosinistra; dibattito aperto nella sinistra sulla strategia alternativa; ricerca di nuovi e più ampi coaguli), dall'altra il processo stesso di crescita sindacale tende ad invadere il campo sociale tradizionalmente riservato ai partiti per la consapevolezza crescente - come si è detto - del rapporto tra la organizzazione capitalistica della produzione e l'organizzazione capitalistica della società. La battaglia sul. salario non può non allargarsi alla difesa del potere d'acquisto e quindi cercare di incidere ad esempio sulla politica dei prezzi. La conquista di nuove e migliori condizioni di lavoro non può non tener conto anche delle condizioni esterne alla fabbrica (servizi, trasporti e così via), non può non mettere in discussione, ad esempio, il tessuto urbanistico e _territoriale in base a precise esigenze operaie. Dal la connessione crescente· tra fabbrica e società, attraverso cui è possibile rompere il tradizionale accerchiamento della fabbrica, si apre un campo enorme di nuove sperimentazioni di lotte, terreno di crescita e verifica della. sinistra nel suo complesso; ma si pone soprattutto in modo nuovo il problema dei rapporti tra i I movimento, la sua autonomia crescente

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