DOCUMENTO COSTITUTIVO Soci promotori Gennaro Acquaviva Giuseppe Ammassari Enzo Bartocci Luciano Benadusi Roberto Cassala Fabrizio Cicchitto Luigi Covatta Enzo Enriques Agnoletti Massimo Fichera Antonio Fontana Beppe Gatti Michele Giannotta · Moreno Incerpi Giorgio Lauzi Siro Lombardini Piero Merli Brandini Diego Miraglia Ettore Marezzi Giorgio Pazzini Emanuele Ranci Ortigosa Leonardo Romano Claudio Signorile Francesco Tempestini La società è oggi caratterizzata dall'emergere di tensioni e spinte contestative che in termini sempre più urgenti e radicali prospettano l'esigenza di un profondo rinnovamento dell'assetto economico-sociale e delle strutture, delle articolazioni e degli equilibri di potere. Nel nostro Paese le forze politiche tradizionali, sia pure con motivazioni diverse per le varie compomenti, appaiono al tempo stesso sempre sempre più sclerotizzate e sempre più incapaci di forni re a queste esigenze sbocchi praticabili e soluzioni adeguate. Le forze politiche non riescono, in larga- misura, a recepire le tensioni innovatrici, disattendendo il significato di avvenimenti di ortata monB1blloteca G·1no 1anco diale: pensiamo al maggio francese ed al la invasione armata del la Cecos Iova cc h i a, alle guerre del Vietnam e del Medio Oriente, ed anche all'acuirsi dei problemi dell'Europa e del terzo mondo. La nuova domanda poi itica La nuova domanda politica che - attraverso la contestazione ed i fermenti innovatori - cresce nel Paese, rischia di rimanere priva di interlocutori e quindi si radicalizza sotto il peso di una condizione che nella fabbrica, nella scuola e nella intera società diviene sempre pii intollerabile. Nelle sue molteplici articolazioni l'autoritarismo, proiezione a livello di sistema civile del la struttura e delle logiche che presiedono ai rapporti di produzione, esclude la grande maggioranza dei cittadini da un potere_effettivo sulle decisioni che li riguardano e svolge quindi un ruo- ·10 di conservazione di un sistema oligarchico, caratterizzato da permanenti squilibri economico - sociali. La nostra società vive di una profonda contraddizione. Essasi fonda suI principio .della democrazia; ma, nei fatti, la presenza strutturale di l.9giche e di rapporti autoritari- che la-permeano diffusamente, preclude una reale articolazione democratica e di partecipazione. Questa contraddizione, che si manif~sta nel distacco sempre più grave fra sistema politico e società civile, trova nel la contestazione del le classi lavoratr'ici, dei giovani e degli studenti il suo momento più incisivo di coscienza e di denuncia. Non sempre, tuttavia, la contestazione si pone come proposta di soluzione o come indicazione di uno sbocco. Alla nuova domanda politica che anche attraverso la contestazione emerge nel Paese,le forze moderate finora prevalenti nel l'area del potere tendono ovviamente a rispondere con il rifiuto e la repressione, mentre le forze di sinistra danno ancora risposte insufficienti e si sottraggono ·ad un reale confronto con i motivi che sono all'origine di questa nuova domanda; in altre parole, non formulano una corrispondente proposta poi itica nuova, fondata su un avanzato disegno di trasformazione reale e di democrazia effettiva che tenda ad un nuovo assetto istituzionale, ad una diversa struttura dello sviluppo e.conomico - sociale, ad un'autonoma col locazione internazionale. Un sistema politico che si sottrae al rapporto - dialettico e di verifica - con la società in evoluzione è necessariamente conservatore e favorisce tra le sue componenti quel le che esprimono una concezione del· potere inteso come gestione degli equilibri esistenti. La gestione del potere In questa situazione è la sinistra a vedere elusi i suoi obiettivi di costruzione e di controllo di una nuova struttura del la società, mentre si rafforza la subordinazione del la società alle logiche di sviluppo del èa21
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