66 Questa pusillanimità (parlo setnprc dei moderati rimpello alla demagogia ) questa pusillanimità dalla vita pr·i vala passa nella pubblica dei pal'lamenli , onde viene che hanno fal.lo sì maln proYa fin"' ot·a ; nè la far·anno migliore fiuchè il carallere nazionale non abbia ricevuta una nuova lempt·a, o se fino al1or·a straor·dinar1 e pa .. ticolari leggi civili e politiche (non quelle d" Inghilterra e di Francia a noi non adalle ) non freneranno le csol'l>ilauze de ' partiti, e non proteggeranno )a libertà dci rappresentanti, l'ilcvandone a gr·adi il sentimento della indipendenza individuale, e della pr·opria drgnità. Senza di ciò gli atti delle assemblee politiche non Si:tl'anno mai allr·o che l'espressione della volontà di un'audace mìnor·ità fuori delle assemblee, che dominerà udla stampa , nelle piazze , e nei cr·occhi. C A P I T O L O V. XXXVI. Le armi delle Potenze Calto li che hanno restaurnto il Governo Pontificio. 1 Mòtopropt·i puhblical i in Sellemlu·e dell'anno scorso a Gaeta danno a conoscere implicitamente che n,on s'intende di _fttt' rivivere lo Statuto. Sarà esso l'idato iM seguito colle modificHzioni che l' esperienza può avere mosll'alo utili c necessarie ? Lasciamo al tempo )a soluzione di CJUesto quesito. A ciascuno è lecito congelturat·e come più gli piace. Finora manca un-' esplicita dichim·azione Sovrana pel sì o pel no. lo concepisco le apprensioni della S. Sede dopo una pt·ova che è riuscita sì male. Si ha un bel dire al governo Pon • tificio: non fu il popolo che ha lacerato lo Slaluto, <lssassmalo Rossi, assalito il Quirinale , abolilo il G~v<·rno tem·porale dci Papi_, proclamato la Repubhlrca ; fu una fazione. Si rispondet·à sempt·e : sia l!UI'e.. Fu uu.a fazione: ma poi il popolo, quale ne fosse t l mollvo, fosse pilur·a o seduzione, vi ha ader~to, i Municipi'; gl' impicgtlti , le gu:.irdic nazionali •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==