Joseph de Maistre - La casa di Savoia e l'Austria

hanno fallo quanto potevano; ma occorro11o altre macchine per tral'la dall'abisso deplorabile ove è caduta > E noto che all'epoca fatale in cni la Francia ·era schiac· data . da una Coalizione sostenuta da un milione di soldati, l'Austria aveva tentato di far radiare per sempre la sua for- •nidabilc rivale dal numero delle granùi potenze, Giuseppe Dc ::Maistrc gioì di aver veduto abortire questo egoista disegno : t< Vedo » scriveva «nella òistruzione della Francia il germe di due secoli di massacri, la sanzione delle massime pi1'1 odiose del machiavellismo, l' abrnlirncnto irrevocabile della specie umana ed anche, il che vi farà più maraviglia, una piaga mortale alla Religione . • . • • • « La Francia ha avuto sempre ed avrà per lungo tempo, secondo le apparenze, ur~o dci primi gradi nella società delle Nazioni. « AltTe nazioni, o per meglio dire, i loro capi hanno voluto trarre profitto contro tutte le regole della morale da un delirio che aveva invaso i Francesi, per gettarsi sul loro .paese e dividerlo fra loro. La Provvidenza si oppose; elh.t fi• sempre bene, ma non mai più visibilmente a mio parere. » Fedele a11a sua fiducia nell'avvenire della Francia, Giuseppe De Maistre seppe mantenersi franco dai pregiudizj e dalle illusioni dei suoi correligionarj politici a riguardo di Napoleone e della famiglia Bonaparte. Nell'epoca che egli era dominato dalla bramosia di recarsi in Parigi a perorare presso l'Imperatore la causa_del suo Be aveva già scritto: H Se i Borboni non possono regnare o non ~ sono degni, mi auguro che Bonaparte fondi una d(nastia durevole e che la Provvidenza ne usi ·come di uno sLI'umento per ristabilire l' ordine e la pace del mondo. » Allorchè sopraggiunsero i giorni dell'infortunio e deU'esiglio per Napoleone e la sua famiglia, Giuseppe De 1\Iaistre non divise l'opinione allora dominan-te fra gli uomini di stato, che l'avvenire era chiu-so pe-r sempre ai Bonaparte. L'8 Novembre 1816 scri~eva al ministro degli affari esteri in Torino:

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