Rosa Luxemburg - Replica a Lenin a proposito di centralismo e democrazia

È a tutte queste circostanze che si deve attribuire la nota tendenza dell'intellettuale opportunista dei partiti socialisti dell'Europa occidentale verso la disorganizzazione e l'indisciplina. ' Un'altn fonte, ben determinata, dell'opportunismo contemporaneo è l'esistenza di un movimento socialista molto sviluppato, e conseguentemente, l'esistenza di una organizzazione che dispone di considerevoli mezzi e influenze. Questa organizzazione costituisce una difesa del movimento di classe contro le deviazioni nel senso del parlamentarismo borghese, le quali, per trionfare, devono tendere alla distruzione di questa difesa e a sommergere l'élite attiva e cosciente del proletariato nella massa amorfa del « corpo elettorale ». È così che nascono le tendenze « autonomiste » e decentralizzatrici perfettamente adatte a certi scopi politici; conviene quindi spiegarle non, come fa Lenin, con il carattere spostato dell'« intellettuale », ma con i bisogni del politicante parlamentare borghese, non con la psicologia dell'« intellettuale », ma con la politica opportunista. La cosa si presenta in modo del tutto diverso in Russia, sotto il regime della monarchia assoluta, dove l'opportunismo nel movimento operaio è, generalmente, il prodotto, non della forza della socialdemocrazia né del disfacimento della società borghese, ma, al contrario, delle arretrate condizioni poli_tiche di questa società. L'ambiente nel quale si reclutano in Russia gli intellettuali socialisti è molto meno borghese e ben più declassato, nel senso preciso di questo termine, che nell'Europa occidentale. Questa circostanza - congiunta con la immaturità del movimento proletario in Russia - offre, è vero, un campo molto più vasto alle teorizzazioni fallaci e alle oscillazioni opportuniste che vanno, da una parte, fino alla negazione completa dell'aspetto politico delle lotte operaie, e, dall'altra, sino alla fede -30Bibl oteca Giro B1arco

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