Rosa Luxemburg - Replica a Lenin a proposito di centralismo e democrazia

e tendenze autonomiste si manifesta in tutti 1 paesi nei quali si fronteggiano socialismo rivoluzionario e riformismo. Egli richiama in particolare i dibattiti che nella socialdemocrazia tedesca suscita la questione dell'autonomia da concedere ai collegi elettorali. Questo ci incita a verificare i paralleli stabiliti da Lenin. Cominciamo con l'osservare che l'esaltazione delle facoltà innate delle quali sarebbero provvisti i proletari per ciò che concerne l'organizzazione socialista, e la diffidenza nei confronti degli intellettuali non sono in se stesse espressione di una mentalità « marxista rivoluzionaria >>; al contrario si potrebbe facilmente dimostrare che questi argomenti si imparentano con l'opportunismo. L'antagonismo tra gli elementi proletari puri e gli intellettuali non proletari, è la bandiera ideologica sotto la quale si raccolgono: il semi-anarchismo dei sindacalisti puri francesi con la loro vecchia parola d'o1·- dine « Diffidate dei politici », il trade-unionismo inglese pieno di diffidenza verso i « sognatori socialisti », e infine, se le nostre informazioni sono esatte, quell'« economicismo puro» che non molto tempo fa predicava nelle file della socialdemocraida russa, il gruppo che stampava clandestinamente a Pietroburgo la rivista Pensiero Operaio. Senza dubbio, non si potrebbe negare che, nella maggior parte dei partiti socialisti dell'Europa occidentale, esista un legame tra l'opportunismo e gli intellettuali, come pure tra l'opportunismo e le tendenze decentralizzatrici. Ma niente è più contrario allo spirito del marxismo, al suo modo di pensare storicistico e dialettico. quanto il separare i fenomeni dalla base storica da cui nascono e il far degli schemi astratti di portata assoluta e generale. Ragionando astrattamente, si può riconoscere solBibl oteca Giro B1arco

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