D. Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel Ginnasio di Forlì ...

J • ' ' ' .. AGLI • l ' ' 5 '. l ., • STUDI D'EL GINNASIO DI FORLI ' ' l . ~ , l ' PEL MDCCCXXXIX E XL. ' l 1 l -·- Un'uomo d' iugegno straordin~rio, che nella difficil' arte di guarire, in quell' arte divina che gl' infermi toglie alle fauci di mor~e, e li riconduce ad una novella esistenza, avanzò i medici tutti del secolo in che visse, e lasciò nelle di Lui opere monumenti· perenni di un 1nerito singolare, e di una vastissima erudizione; un uolno che fiorì nel secolo X VI, e che a questa di lui patria, siu da quell' epoca illustre per tanti personaggi in Europa famosi, aggiunse pure nella medica scienza cotanta gloria e splendore, da destare l' invidia, e l' ammirazione delle più colte nazioni tra loro gareggianti, onde averlo nel suo seno; un uomo in fine che non so- ]o fu insigne n1edico, precettore, e filologo, ma pur' anco eloquente oratore in difesa della di Lui patria, di cui sostenne con onore ed utilità i diritti presso la S. Sede, fia setnpre degnissimo di nostra commemorazione. A questi tratti; o Signori' voi ben ravvisate che l' animo mio è tutto inteso a ragionarvi di quell ' altissima mente di Girolamo Mercuri ale, vostro preclarissimo concittadino. E chi di voi potrebbe a cotal nome ·un tributo negare di reverenza, e di lande? Se Plutarco, dopo due secoli e più che la città di Cheronea di Lui patria sottratta venne da ·minacciante pericolo, credè ufficio d' animo grato e riconoscente narrar la vita, e le gesta di Lucullo, che con atto di meritata giustizia ne fu li- .heratore, persuaso che un sol beneficio alla patria ren-

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