Dario Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel ginnasio di Forlì

. . .l . d ' d l ? Stross1 r•verente , ma non v1 e COl gran 1; mo erato nel· la prospera fortuna, c di animo forte nell' avversa. Dopo 1 1 lustri d' incredibili fatiche ne' primi seggi della sapienza do. Lui coverti, carco d'anni , e più ancora di gloria e di ricchezze, abbandonò l' Etruria , per deporre le di Lui ossa nella terra natale , che amò sempre d i un' amore vivissimo, c dove nel 1604 , avendo eretta n proprie spese nel tempio, e in onore di S. i\1 ercurialc uno. magnifica Cappella, di marmi , statue, e p iu ure l"'C· ziose vagamente adorna, fe' trasportare con devota pompo le ceneri sacre del memorato San:o , primo V.cscovo e protettore di questa ciuà, e fe' in quel recinto edificare il di Lui sepolcro gentilizio. E chi ridir potrebbe il gaudio che provasti , o Forlì , riabbracciando un figlio sì caro? Ma non andò guarì , che travagliato da gravissimo doloroso morho si converse in sospiri, e nell' universale compianto. Ed eccovi quel Grande, che infiniti trionfi riportò sulla morte , prossimo a soggiacere alle immutabili leggi dell' umana condizione. Tutti i medici della città accorsero al leuo del loro ben' amato Maestro, e si fecero a ragionare sulla causa e sede della malauìa , c sulla maniera di combaueda. l u tutto il corso della c•·udita consultazione, in che 1 poreri trovavansi tra loro discordi , l'infermo si tacq ue; qui nci con quella serenità d' animo , che l' accompas nù fino all' estremo resp1ro, e ch' è tutta propria del cris tiano filosofo, in cui le violenti passioni, fre na te da i d overi e dalle speranze dell' augusta 11ostra Religione, non han forza di sollevarsi contro lo spi rito, e pertur· hal'Oe la ragione, si pose a confutar dottamente le altrui opinioni, e dichiarò invincibile il morbo che lo travagliava, derivante da grossi calcoli ne· reni . E cbiamn· to a sè Francesco Sassi forlivese, medico sperimentatis - s imo , e che amava d' assai, in presenza del proprio fi. glio imposegli di eseguire in Lui la necroscopia , sicuro di rinvenire, siccome precisamente avvenne , gl' indicat i calcoli renali. Oh l Medico contra te stesso p ur' anche sapientissimo. E gli si giacque per un mese infermo, e tenne mai sempre dolcissima e santa consuetudine con i più esemplari c colti ministri della Divinità, i quali r~ddolcivano i di Lui patimenti con la lettura di coso

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