In tributo di lode e gratitudine a Pio Nono

7 p ·apparecchio della· fésta presso ehe tutto .si raccoglieva . Qui per coloro, che del luogo non si conoscono, convengo darne alcun tocco. Queste due, insiememente prese, fanno il più bello della città. La Piazza (ed è in nome delle più lodate d' Italia) si presenta ampia, spaziosa, e quasi in forma di quadrato bellissima. Nel centro, sur una base a scaglioni, da cancelli intorniata , s' innalza una colonna, sopravi un simulacro della Santa Vergine (la protettrice del Paese) da' cittadini il più santamente guardata. D' infra i lati che circondan la Piazza, sono tre con loggiato : largo , arioso, e sostegnenle edifici i alla moderna, e di vago stile . L' uno d' essi, in quanto si stende, è il Palagio chiamalo un tempo della S ignoria, or del Comune , e stanza dei Legati, o ProLegati. La sua fronte è divisaia in tre parti, se non che quella del mezzo, oltre che più stesa, e più decorata, si lieva alto sovra dell' altre, e sostiene in cima tre grandi armi Pontificie in bronzo, ornate attorno con intrecciati ol ivi. Alquanto indietro esce alto una torre quadrata portante in mostra l' oriuolo pubblico. A un estremo dell' opposto lato è un tempio gotico, levato in onore di S. lllercuriale (altro santo avvocato del luogo) il quale per dipinture che dentro v' ha, e un campani l bello in fronte, spessamente da forestieri è visitato . All' altro, si congiugne la strada che Jicemmo, ab antico, Cotogni, poi in onore di Pio settimo chiamata Pia. È questa in su l'Emilia, distesa in largo , ed in lungo, diritta a filo: dall' una parte e dall' altra, tutta edifici i, similmente alla moderna, e di bella vista. Nel fondo , è una Barriera con ferrei cancelli, e ad ambo i lati, due edificii con colonnato. Al di fuori della Barriera è un continuamento dell' Emilia, similmente diritto a filo, tre miglia lungo, o in quel torno: e dall' un canto, e dall'altro, su rilevati sentieri, due filari di pioppe altissime , che a guisa di grandi spalliere fanno lui bello accompagnamento. Ma giunti a un ponte, ch'or si mura ampio e magnifico, quasi non abbian più di cbe aggiugner vaghezza, quivi lo lasciano, e quivi il bello si termina della veduta. Or riprendiamo il racconto. Allo interno della città, in luogo della Barriera, vedevasi un Arco di trionfo, largo poco men che la strada, e con bella luce. Quattromila ottocento vetri da lumi di svariato colore, componevano una fantasia molto bella e ingegnosa per questa forma. Nel fregio del cornicione, in mezzo, si vedea

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