In tributo di lode e gratitudine a Pio Nono

40 VIII. A PIO il perdono il Nazareno apprese.; Ei col bianco vessillo dei redenti Il maggior soglio della terra ascese; A lui dintorno le virtù ridenti O salve, disser, di speranze amiche Avvivatorc, e di bell' opre antiche . IX. Per Te, l' una scla1nò di quelle dive, Per Te reso n1i fia l' onor prin1iero: D' ire , di sangue , di vendetta schive Fien le tue voglie, e mite, e uman l' impero, Qual s' addice all' Augusto Successore Di Lui ch'arse per r uon1 d' eterno amore. x. Ed un' altra: per Te novella etate Volge: leggi, comn1ercio, ed opre illustri Fioriran: ignei ingegni su ferrate Vie, e sul dorso all' onde in pochi lustri: E le genti del gemino Emisfero Avran solo un affetto, un sol pensiero . XI. Per Te il senno d'Europa, anzi del mondo S' adunerà nella famosa Roma: L' Italo ingegno non fia altrui secondo, Scossa del cieco error la grave soma; E lo straniero ai nostri danni accorto Vedrà il prisco valor fra noi risot'to.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==