In tributo di lode e gratitudine a Pio Nono

12. gran parte di circostanti, quasi raffigurata avessero nel temporale la passata mestizia , e ne lla nuova comparsa scena un nuo,·o lieto avvenire , levaron alte le acclamazioni al Pontefi ce; nè si cessarono, insin che il fuoco spegnendosi, non ebbe loro troncate le g rida, non già negli animi il dil etto. Ma il gioconJo spettacolo della luminaria, che nella Piazza e contrada dell' Arco , per la quantità de' lumi , allora solo si vedeva a terrnin condotta, nove llamente e con più diletto l' intero popolo converse a sè . La piramide sfolgorava già tutta di viva luce ; e gli edificii intorno e le logge mandavan pet· gli ardenti lumi sì gran chiaro1·e , cbe ogni cosa insiem presa , sembrava un immenso teatro allumato a giorno , tutto intorniato di vaghe sale risplendentissime. La contrada poi , per ciò cbe alla vista si appresenlava, era tutto insieme ancor essa uno stupore . Dai balconi e finestre pioveva luce ; le porte dell e case , pure illuminate, accrescevan splendore ; le lumiere alla cinese a due filari , così carche d' incesi lumi a colori, e sì spesseggiate , non più in vista di lumiere si mostravano, ma di due ampie zone lunghissime di broccato d' oro screziate a gruppi di fiamme e di gemme , che all' Arco di trionfo mettevan capo . E l' Arco in fine, tempestato , direi quasi di fulgenti astri, brillando alto sovr' esse luminosissimo, parea egli stesso invitare i circostanti a riguardare lui solo , come se in quella sera, fra gli ohbie lti tutti di bella vista , solo egli di più ammiranda bellezza fosse cosparso. E così veramente : che sopra l' Arco a trioufo? non fu altra cosa a veder più bella , e più delizievole . Come poi questo il prendemmo fra l' altre cose a ritrar per ultimo; cosi delle feste de' F orlivesi e loro apprestamento, non rimane più altro da raccontare . Apprestamento , a dir vero , cbe più a città grande, che a questa nostra si confaceva : ma gli animi quivi pure, non men che altrove da così gran cagione levati a gioia, non poterono non dar nel grande per simile col festeggiare. Or come sempre più nello avanzar della notte crescessero i sensi e l' espressioni di gioia in ques ta universale allegrezza ; si ripetessero le acclamazioni e benedizioni al novel Pontefice ; si alzasser maggiori le grida del giubilo per la sospirata pace e concordia : non è cosa da significar con pal'ole, sì da lasciarsi allo immaginar del pensiero. Ciò sol dirò : che una così grande, e così nuova allegrezza, a memoria ù' uomo non si ricorda . Sembrava un popolo , quasi di sè uscito,

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