Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

\ ' l ,.. -- ( 54 ) -- dappertutto profuse all' iJ?presa di Re Vittorio · Emanuele e dell' Imperntore Napoleone III , ,.. consentitnento e lodi che legittirnavano le speranze e le sancivano col suffragio universale della pubblica coscienza. l .soscriventi s' asten.,.. gono dalla querela che non s'addice nè al de- . , . Juso n è al previden_te, s'astengono da l corruccio che non si addice a chi sente la dignità del l , proprio diritto : tn.a poichè il privilegio dell'esiglio dà loro la facoltà e ·in1pone il debito di , parlare per quelli che sono- costretti al silenzio; eglino non potrebbero senza colpa dissimulare i1 loro profondo rammarieo. Si fanno interpretì ' · , del voto de' loro concittadi11i , non solarnente ' , perchè ·ciascun d'essi ·ha operato qualche cosa e sofferto, ma perchè ad essi ne viene il mandato dalla trista necessità e dall' evidenza de' fatti. · l Veneti hanno già {limostrato colle resistenze e co' patimenti di più che dieci anni Ja loro · · irrecusabile- volontà; e a confern1arli in essa · } l l sopraggiunsero avvenimenti che alla storia ~ · · spetta orrnai giudicare )) . ' l ·~ « Ma quel che leggiamo è tanto incredibile çhe una speranza tuttavia ei rimane ; e(l è che ,l ' ' ...... .. J J 1 .. ' '

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