Giovanni Francesco Avesani - La pace di Villafranca

( ~ 1· ) - <i si occuperà soltanto di due cose·: combat- , (< tere i nostri nemici, e mantenere l'ordine >>; 1na soggiungeva : <( lo non porrò alcun osta~~~ « colo alla legittima manifestazione de' vostri ( desiderii. La l)rovvidenza talvolta favorisce le (< nazioni corne gl'individui, dando loro all'i m- (< provviso un'occasione di grandezza; n1a egli è << sotto condizione che sappiano profittarne. <( Profittate .dunque q ella fortuna che vi è of- (< ferta per ottenere la vostra indipendenza. Or- < ganizzatevi rnilitarmente; volate sotto lo sten- « dardo di Vittorio Emanuele, che vi ha c.osì (( nobilmente n1ostrato iL sentiero dell'onore. « Non siate oggi che $o l dati; voi sarete domanì c< liberi Cittadini di un~ grande contrada ». Infine, dopo aver fatto osseryare che si trattava di << c0rninciare la lunga e sterile guerra t< degli assedii ' » (Sterile, perchè ?), egli protesta però così: << se io mi sono arrestato, ·ciò « non fu nè per stanchezza , nè per spossa- . << tezza, nè per abbandono della nobile causa (( ch' io volevo servire; ma perchè nel mio l << cuore qualche cosa parlava più forte an.. « cora , l' interesse della Frane1a )) ~ ·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==