Giovanni Francesco Avesani - La pace di Villafranca

- ( 'l-t ) - Nla ora, dopo tante vittorie, alla vigilia della liberazione di Venezia , 1nediant.e una formi- , dabile flotta , che convogliò batterie gaHet~- , gianti e le nuove fulminanti cannoniere di basso fondo, e che è appena radunata nello .Adriatico; l'opera è troncata inaspettatamente a 1nezzo; si fa un lungo armistizio; i due Imperatori si abboccano e si abbracciano; la pace è fatta e si rinnova il trattato di Can1pofor1nio, eon ' questo di più: eh~ mentre quel trattato dava per confine l'Adige, cosicchè Mantova, Peschiera, Legnago, e una parte di Verona, la quale è divisa a mezzo dall'Adige (quella parte che fu poi fortifìcctta), tutto insornn1a il quadrilatero ritnaneva agli Italiani; ora col nuovo trattato tutto ciò rimane in potere dell'Austria. . Vi è il lenitivo , è vero, della Confederazione; tna non è egli forse da ten1ere ehe formando parte l'Austria della Confederazione col suo quadeilatero , e colla faeilità notata dall'Opuscolo qi far pio1nbare all' improvviso in Italia le sue' orde prepotenti, questa Confederazione non sia che la società degli agnelli col lupo? ..

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