Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-85- · io non m t stanco mai di leggerlo , e sempre collo stesso piacere. « Il Cristo non varia, non esita giammai nel suo insegnamento, e la menoma asserzione di lui è segnala d'un'impronta di semplicità e di sublimità che si cattiva il saggio come l'ignorante per poco che vogliano mediLarla. « In nessun libro si trova quella serie di belle 1nassime morali che procedono come manipoli di celeste milizia, e che producono nella nostra anima quello stesso senso che si prova nel contemplare l'immensi t~l del cielo, allorchè riluce in una bella notte d'estate di tutto lo splendore degli astri *1. '" 1 Questo elogio è pieno di sentimen to . Rosseau di sse dcll ' Ev'angelio con più castigato sti le, ma non più eloquente. cc Questo libro divino, il solo necessario ad un cris tiano, il più utile di lutti a chiunque non sia cristiano , non lta bisogno che d'essere meditato per infonderei nell'anima l'amore del suo autore e la volontà d' adempiere i suoi precetti. La vil·tù non parlò mai un sì dolce linguaggio, la più profonda sapienza mai non si espresse con tanta energia, con tanta semplicità. Non se ne tralascia mai la lettura senza sentirsi migliori di prima ' '· Rosseau è un sofisla che fece mollo male alla società e alla reli g ione, perchè mesceya a un senlimcnlo della

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