Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-26è ce rlo che a Sant'Elena qualche venerdì st mangiava di magro, e sempre per ordine espresso di Napoleone. Era desso che diceva allo scalco : «Ebbene, Cipriani, siamo noi forse eretici ? Perchè ci fai tu vivere com'essi ? Tu sei italiano come il son io. A Sant'Elena non si manca di pesce : oggi è venerdì, facci di magro }). Ma quelle volte , ned eran rade , che quest'ordine era dimenticato, ei diceva dolcemente: « Da bravi , signori, un'altra volta mangiamo di magro. Quale scusa abbiam noi ? Siamo forse alla guerra ? Manca forse il pesce? Per altro , soggiungeva, io ho la dispensa per me e per gli altri che sono meco; in forza di che io non pecco , e voi neppure , se intendete di appronttarne , non peccherete. Io sono vecchio soldato , e conosco l'importanza degli a L ti est~­ riori , conosco la necessità e i vantaggi della disciplina . Le nostre cattive abitudini crescono a misura che i naturali appetiti sono soddisfatti . Quali cose non ricorda la sola parola venerdì! » A questi detti si avvivavano le religiose di- · scussioni .

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