Saverio Merlino - Revisione del marxismo

/ , 178 SECONDA PARTID - ASPETTI TEORICI ID PRATICI DEL SOCIALISMO del Governo. Ve ne possono essere di là dal canale di San Giorgio; ma nella Gran Brèttagna non ve ne sono )). Sembra incredibile che l'on. Turati sia più ... Ministro dell'interno di codesto Ministero dell'interno ! \ Dopo .ciò non farà maraviglia che l'on. 1.'urati giustifichi anche le dichiarazioni dell' on. Giolitti al Senato (che cosa ormai egli non sarebbe capace di giustificare, per rimanere d'accordo col Ministero'?); imperocchè, egli argomenta, bisogl}ava salvare la politica liberale del Governo, rinunziando a farla valere in quel casp particolare. Queste gherminelle. parlamentari a noi non convengono. Avesse pure il Senato ri:6..utato il voto al bilancio, sarebbe sorto un conflitto costituzionale, che avrebbe porto occasione ad un'agitazione popolare circa il Senato e la sua costituzione; agitazione che un giorno o l'altro converrà pur promuovere, perchè il Senato è una delle màggiori pietre d'inciampo d'ogni riforma; e fa parte di quella tale pregi1tdiziale, che se sta per i repubblicani, sta anche, a maggior ragione e in più larghe proporzioni, per noi. M~, insomma - ci obietta il Turati - voi rinunziate al vantaggio che il partito socialista può ritrarre dalle libertà consen - tite da questo Ministero pe:ç-l'organizzariione della classe. operaia. e per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Noi non rinunziamo a nulla. La libertà non è aono del ministero Zan~rdelli. L'esperimento della reazione è riuscito disastroso per qualcuno, e non è probabile che si voglia ripetere. Ad ogni modo, non è detto che noi dobbiamo ancora una volta lasciarci rapire la libertà senza combattere. Che, se pure la libe~tà si dovesse perdere con un altro ]\1inistero, ecl il popolo non fosse maturo a · difenderla (che razza di libertà sja quella che un popolo incapace esercita per concessione di Governo, ognuno può pensare da sè), ' varrebbe meglio perdere la libertà esterna, cioè il mezzo di propaganda, che la libertà interna, cioè il sentimento dei proprii diritti e la yolontà di farli valere, occorrendo, a dispetto dei governanti. I • BibliotecaGino Bianco \

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