Jean Jaurès - Il socialismo e la guerra

2comuni, e non già come il custode dei privilegi e del capitale. _ In secondo luogo, con la stessa fermezza, con la stessa forza, vogliamo accrescere ogni giorno l'unione, l'azione dei proletari di tutti i paesi, affinchè il prolepriato di Europa, con la sua azione collettiva e combinata su tutti i governi, prevenga, il più possibile, l'esplosione della guerra, e, se queste suo malgrado scoppiasse, affìnchè da un capo all'altro dell'Europa riduca ali' impotenza i governi colpevoli che avranno scatenato la tempesta, ed abbatta un abominevole sistema europeo di oppressione e di disoFdine, che tiene le società sotto la tirannide della concorrenza anarchica, i lavoratori sotto la tirannia del capitale, i popoli sotto la tirannide della guerra. Finalmente, come un indizio di questo nuovo spirito europeo, come preparazione di questo ordine migliore, noi vogliamo che il governo della Repubblica francese proponga a tutte le nazioni, per regolare i conflitti che fra loro possono sorgere, la pratica universale e sistematica dell'arbitrato internazionale. (Discorso alla Camera dei Deputati, 1905). ~ Stamp. L'Ema11cipatrìce, 3, via di Pondichcrr) P(tr;gi. - r3590-1-17. Bi! 'i< r ,.. r ., r-

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