Il governo fascista nelle colonie

CIRENAICA 37 \ da registrare. Il paese ne ha saputo quanto ha saputo della vera storia della evacuazione di Corfù, o del modo sprezzante con cui siamo stati trattati a Londra e a Ginevra nell'estate 1924: cioè non ha saputo nulla. Quando si oserà confessare 1~ ingentissime perdite di ufficiali, di truppe, di materiale bellico che avemmo colà? Nè si può dire: è la guerra, coi suoi alti e bassi; no. Perchè là è il fatto del non aver pace che è, comunque, perdita per noi. Vincer pochi arabi non dà prestigio; vincer delle sabbie non dà vantaggi. IL BILANCIO ODIERNO Il bilancio odierno è: impossibilità per gli italiani di sentirsi sicuri in un posto qualunque della Cirenaica; mentre nel 1921, che il Mussolini ha osato descrivere nel discorso ai conservatori anti-statutari del Cova come anno di rinunzie, il ministro Luigi Rossi la percorreva in autocarro, senza scorte militari, ossequiato dai capi sul cui territorio passava, mentre nella stessa epoca il vecchio Senusso faceva pervenire al conte Sforza, attraverso amici turchi dal suo esilio in Asia Minore, ·proposte ancor più complete e radicali di accordo perpetuo. Altro lato passivo del bilancio è costituito dalla nostra indebolita posizione di fronte all'Egitto, ove i profughi della Cirenaica han tessuto una fitta e solida rete di intrighi ed influenze. L'indebolimento della nostra posizione in Egitto non potrà non render più difficile il regolamento della questione di Giarabub. È opportuno ricordare qui brevissimamente in che consiste oggi tale questione; che era, o doveva, rimanere connessa col resto del regolamento coloBib' oteca Gno Biarco

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