Il governo fascista nelle colonie

LA SOMALIA DI IERI ... 9 LA SICUREZZA PER I BIANCHI Il merito fu di coloro che si recarono laggiù ·senza preconcetti e prevenzioni, che non sognarono gesta bellicose da eternare in pomposi bollettini, ma che si limitarono ad agire dopo studiato il carattere del nuovo ambiente, e procedendo poi per gradi. La Somalia non figurò nei bilanci per cifre fantastiche di milioni e di cadaveri; era gloria italiana la conquista pacifica di una intera colonia. Gli ex-schiavi, cioè gli abitatori della costa e delle rive del fiume, riconoscevano da noi la conquistata libertà, la proprietà del suolo che coltivavano e la eguaglianza assoluta dei loro diritti dinanzi alla legge; i liberi, cioè i nomadi pastori delle boscaglie, ci erano grati del nostro equo intervento nelle secolari contese di cabila, della sicurezza delle comunicazioni, della possibilità di scambiare senza pericolo e senza soverchia usura i loro prodotti coi generi provenienti dalle vie del mare. La Somalia era insomma la colonia ideale, dal lato della tranquillità e della sicurezza. Italiani e stranieri potevano addentrarsi nel più remoto retroterra, preparare culture e attrarre migliaia di lavoratori, con la stessa facilità che nelle regioni più progredite del mondo. L'azienda della S. A. I. S., che vanta come suo direttore il Duca degli Abruzzi, ha potuto tranquillamente iniziare il proprio programma di sfruttamento del terreno, in piena boscaglia, a oltre 60 chilometri da Mogadiscio, fra tribù :fisse e nomadi, senza ap• parati bellici, senza conquista, contrattando. direttamente coi nativi, importando anche masse di lavoB.b' oteca Gno Biarco

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