Giovanni Marzetti - Elogio di Francesco Cassi il giorno delle sue rinnovate esequie

Hl questo Te1npio io ritorni, e non legg,o 10 nelle vostre pietose sembianze, o Signori, come per la morte del vostro citta.dino da voi tutti si piange un pubblico danno, non veggo nella vostra mestizia il più sincero monumento di riconoscenza e di affetto? Oh sì dolorate, piangete sul caro defunto; chè se fortuna ne' suoi più verd' anni beatamente gli arrise, la più intensa sciagura lo attese, lo colse al pendìo de1la vita sì fattamente, che in quella declinante stagione dell'uomo, ove ogni padre si racconsola nelle speranze e nelle cure de'figli, egli miserissimo Padre l'unica figlia per immatura morte perdette. N è vorrei, nè l'animo mi reggerebbe a ricondurvi, o Signori, sulla grave pietà del dolentissimo caso: ricorderò solo che il Cassi sostenne quella immensa sciagura con dignitoso dolore , con altezza di animo. Gittò poche lacrime~ si rafforzò di cristiana ragione, ma il cuore gli sanguinò per molti e molti anni, e fin da

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