Giovanni Marzetti - Elogio di Francesco Cassi il giorno delle sue rinnovate esequie

chè la mia voce sarebbe orgogliosa osando meschiarsi a quella di tanti autorevoli uomini, che decretarono allora l'immortalità al verso del Cassi. Monti lo avea giudicato con alta lode fino da' prin1i saggi venubgli innanzi, e Pietro Odescalchi quindi avvisava , che il gitlllizio del maggior de' poeti che a quell'età onorasse il senno italiano , doveva bastare per ogni guisa di elogio. Il Biondi diceva essere quella versione bella, anzi perfetta : il I\fontalti prediceva un nome imn1ortale a quel traduttore: Delfico gr idava aurei, sublin1i i versi del Cassi. E se pur taluno, non avvertendo che l'italiano poeta n1irato aveva a far rivivere con maggiore venustà nel n1oderno linguaggio quell'alto poen1a latino piuttosto che a servilmcnte tradarlo, lo accusò di soverchia licenza nello allontanarsi talvolta dal testo, e perfino vi fu chi presunse voltare Lucano a verso per verso, le fioche parole di questi n1al consigliati si spensero tosto per l' autor~- l

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