Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

ELEGIA IX SCRITTA IN OCCASIONE DELLA MORTE DELI,A SIGNORA TERE SA SERNICOLI LEPRI pia e culta gentildonna L~ USIGNUOLOVago Usignuolo, che pietosamente L'aura innamori de' tuoi dolci lai Quanto ahi quanto tu dici a un cor che sente! Tu mi cresci amarezza, è ver .•.• ma guai A chi fu sì dimentico e rit1·oso, Che il tuo linguaggio non intese., n1ai. Ah ch' ei non sarà stato amante e sposo, O che nido ei non ebbe, o fida stanza, O memoria d' un palpito amoroso! l 7

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