Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

69 Poscia, qual se un pio fre1nito li tocchi, Che agli affetti del cor volge la chiave, Dolorando prostraronsi a ginocchi; Quando le squille sante annunziàr l'ave, Cl1è a mezzo il corso il sol volgeva l'ore; E un non so cl1e di tenero e soave Fra dolore e ~i età mi strinse il core, La Diva orando che nomossi ancella In che madre sorgea del suo Fattore. Levai gli occhi .... e la tenera Isabella Rividi entro d'un nugolo di rose; E forse l'ora del mattin fu quella In che stanca del mondo in ciel s'ascose.'

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