Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

ELEGIA III. LA CETRA Cetra , già mio conforto, or ~io rimorso, Che d'altre cure che a te diedi, ahi stolto! Dar poteva a Colei maggior soccorso! Oh come il gaudio in lagrime fu volto! Oh come ogni n1io ben sparì con Lei, Che in un chiuder di ciglia il cor m'ha tolto! Tu sai, mia cetra, qual ne' giorni rniei Tra fortuna ed a1nor, contenti e affanni Con quell' anima bella io di v idei ; E senza parteggiar d'armi e d'inganni Vidi le Corti, e ai Grandi, ai Re non spiacqui, Non audace e non vil nel fior degli anni.

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