Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

ELEGIA II. I FIGLI Datemi, o figli, quella cetr~, ond' io Ne sciolga a veritade il canto estremo , Temprato all' eco dell' eterno addio. Voi già sapete di qual pianto io gemo, Figli, che più qui non avete madre~, Che me vedete d' ogni forza scemo. Deh! non mi dite, per mia doglia, padre, Fincb.è io non sia raggiunto a Lei che adoro In ciel tra le più fide alme leggiadre. Che se di pianto, o di dolor non moro, O tanto il duol non puote, o qui, miei cari, Sol per voi mi trattengo a gran martoro,

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