R. Tremelloni - Il socialismo contro la miseria ; G. Faravelli - Lotta su due fronti e alternativa socialista

lire quotidiane. Abbiamo quaai 4 milioni di vecchi, oltre i 65 anni (e quello numero andrà aumentando coll'allungarsi della vita media), ai quali, dopo decenni di lavoro, la società non può rilleròare che mieerrime pensioni, e, ciò, nono.stante eHi abbiano offerto alla collettività per decenni tutte le loro fatiche, e aia ritenuto doYeroao conaentire loro una vecchiaia di meritata 1erenità. Per quanto il Paese dedichi aU'incirca un decimo del proprio reddito all'aHietenza puhblica e privata e alle forme previdenziali, - ciò che rappreeenta in cifre auolute la bella tomma di 800 mi• liardi di lire all'anno -, que1te miaerie non sono che 1uperfi'Cia). mente lenite. E d'altra parte i consumi italiani 1000 baui. I con1umi alimen. tari, nonoetante rappresentino 2/3 de11a 1pe1a totale per conaumi, sono intorno alle 2500-2600 calorie giornaliere per te1ta: 1iamo alla coda, o quaai, <lei Paesi europei. I conaumi dell'abbigliamento tono pari a un quinto di quelli dei cittadini nord americani. E, quanto all'alloggio, abbiamo un terzo degli abitanti addentato in abitazioni indegne di un Paese moderno. Il grado di 1ovraffollamento e di con• gestione è apparsa scalfito dalle nuove costruzioni. Al ritmo attuale, e tenendo conto dei nuovi nati; non potremo raggiungere che in un eecolo il grado di affollamento dei Paeai più civili. Sarebbe grave errore un ottimismo cieco e fatallstlco 5. • Non bo fatto che larghi cenni eaemplificativi. Certo, il pro• gre110 che noi dobbiamo fare - noi, di que1ta generazione che fone è ancora in tempo a riecattarJi e a rimediare alle non poche colpe dell'ultimo quarantennio - deve e11ere rapido, giganteeco. E' bene, ogni tanto, cercar di fare questi grandi bilanci del Pae1e. Raffrontare i nostri magri coo1uotiv~, e vedere quanto tiano di1tanti dalle nottire 11pettaziooi, almeno dalle aapettasiooi che la maggioranza del Paese considera fondate e giuetificabili. C'è chi loda tutto, e chi critica tutto: gli uni aono degli ottimiati inconsistenti, gli altri dei peaaimiati pericolosi. lo non credo che ti coatruiaca gran che io questa gara di fioretto tra ottimilti ad ogni costo e petaimisti ad ogni prezzo. Crippa mi diceva un giorno che un uomo di governo deve tempre e11ere ottimieta. lo non 1000 dì queeto avviso. Ritengo piuttoeto che, nel contidCTare le cose nostre, dobbiamo avere una aorta di leggero petaimitmo, ma un peasimiamo attivo, atimolante, coetruttivo, che po11a indurci a far meglio e più. I diacoNi ufficiali, i rapporti uffi· cieli, che siamo 1tati abituati nel ventennio a guardare con diffidena, tono atati - col loro ortodouo ottimitmo -, i prodromi della eatallrof e. Sarebbe grave errore 1e il Paeae non upee1e. Perchè •llora fini• rebbe per cullarti nelle atteee della provvidenH, o finirebbe per Z8 Bo ote i G no Bianco

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